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Data: 19/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scappa per paura del terremoto travolto da una slavina

L'AQUILA Esce di casa per paura del terremoto e finisce sotto una slavina che a causa del sisma avrebbe invaso metà della frazione di Ortolano, frazione di Campotosto. Se la notizia fosse confermata, un anziano di 72 anni sarebbe la seconda vittima della sequenza sismica che ha interessato ieri il comprensorio aquilano. La notizia non ha trovato conferme in quanto la frazione è rimasta isolata e nessun soccorritore, anche quelli dotati di mezzi cingolati, è riuscito ad abbattere i muri di neve oltre Campotosto. I volontari del Soccorso alpino speleologico dell'Abruzzo (Cnsas) e quelli della Guardia di Finanza (Sagf) dell'Aquila, ed i carabinieri della stazione di Campotosto, divisi in più squadre hanno tentato in ogni modo di arrivare, anche dal versante Teramano (Passo delle Capannelle) sul luogo della presunta tragedia, ma si sono dovuti arrendere alla forza della natura. Nella mattinata si era anche ipotizzato l'intervento di un elicottero dell'Aeronautica militare, ma sempre a causa delle avverse condizioni meteorologiche, (la zona è stata interessata per tutta la giornata da una forte bufera) anche questa opzione è stata dopo poco abbandonata.
Secondo le informazioni arrivate da alcuni residenti della frazione isolata, due persone, sarebbero state travolte dalla slavina, provocata dalle scosse di forte magnitudo, mentre uscivano da un'abitazione realizzata in pietra per trovare riparo all'esterno. Una a quanto pare si sarebbe salvata da sola, un'altra al contrario non ce l'avrebbe fatta. Le comunicazioni che nel frattempo si sono interrotte con coloro che avevano lanciato l'allarme non hanno permesso ai soccorritori di avere un quadro preciso sull'evolversi dell'emergenza in atto. Tutto è rimandato a questa mattina quando si tenterà nuovamente di arrivare nella frazione isolata. Numerosi gli interventi sempre dei volontari del Cnsas e delle Fiamme gialle agli anziani rimasti isolati e in taluni casi feriti all'interno delle loro abitazioni, soprattutto a Campotosto, all'interno di alcuni moduli abitativi provvisori (Map).
NEL TERAMANO
Le abbondati nevicate e le ripercussioni dello sciame sismico di ieri hanno causato sul massiccio del Gran Sasso, lato teramano, una slavina. Il sindaco Brucchi ha riferito di avere avuto segnalazione di alcune persone rimaste isolate in albergo. La zona è quella del bosco del Calderotto aduso a fenomeni del genere: «Difatti spiega il maestro di sci dei Prati di Tivo, Paolo De Luca sono due le zone soggette a slavine in questo caso, la prima è quella a sinistra della seggiovia della madonnina, l'altra è quella appunto del calderotto. Mentre la prima è riparata da paravalanghe, la seconda no. Ricorda De Luca che spesso quel lato era spesso attraversato da valanghe tanto che in molti andavano a fare legna per via degli alberi sradicati. L'ultima volta, il 15 dicembre del 2014, fu fatale alla guida alpina teramana Pino Sabatini che sotto la vetta del corno piccolo «un accumulo di neve di 30 cm provocò il distacco di una lastra di ghiaccio e la sua morte».

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