TERAMO E' un apocalisse denuncia il presidente della provincia Renzo Di Sabatino. La situazione emergenziale nel Teramano non migliora, anzi a detta dei personaggi delle istituzioni peggiora, o meglio, dopo le prime ore e man mano che si scava vengono a galla tutte le criticità causate dalla super nevicata e terremoto: tre metri di neve a Civitella del Tronto, non proprio una località montana, sono davvero eccezionali, un centro del resto che, come ricorda D'Alfonso, riesce a guardare anche il mare. Decine e decine sono ancora i paesi isolati. Il cocktail micidiale dell'emergenza è esaltato dalla mancanza di energia elettrica ed acqua e dal sisma. Proseguono i crolli per il peso della neve, distrutta la Sicurmax di Montorio, e non mancano gli atti di eroismo come ad esempio quello di Alessandro Faiani, consigliere comunale del centro isolato di Castelli, che ha compiuto il tragitto a piedi di nove ore per avvisare a Teramo la prefettura circa la situazione critica dei suoi concittadini, della donna che deve partorire e di gente quasi alla fame. Stiamo andando avanti con secchielli e palette è lo sfogo amaro del consigliere regionale Paolo Gatti mentre occorrono mezzi idonei per liberare molte persone che sono isolate da giorni. Il presidente della Provincia allarga le mani: Mancano frese ed operatori; occorrono mezzi più potenti e molti addetti stanno lavorando da 24 ore ininterrotte per liberare le strade. Di Sabatino ha annunciato l'arrivo di alcune frese ma il problema che non possiamo mandarle dappertutto, abbiamo Ripe di Civitella da 3-4 giorni che è senza corrente (sono 48 mila le utenze nel Teramano senza luce, ndr), abbiamo frazioni a Cortino e Crognaleto, nell'Alto e Medio Vomano che ancora non riusciamo a raggiungere e non sappiano che fine hanno fatto i nostri concittadini, bisogna pure farli mangiare. E difatti si prospetta la possibilità che col passare del tempo si possano presentare anche sgradite sorprese. L'allerta, sanitaria e sociale, resta altissima: ieri notte sono state salvate dieci persone dall'ipotermia, fra loro anche un bimbo di pochi mesi a Valviano. Grazie all'intervento dell'elisoccorso, che non è potuto atterrare sul campo sportivo (ha dovuto effettuare un hovering), si è portato del cibo a tre bambini di Tottea. Grazie all'Esercito, ai Vigili del Fuoco e ai loro mezzi, a quelli fatti arrivare da Bolzano dalla Provincia, da stanotte, si stanno liberando alcune vie di collegamento. Si sono aperti varchi sulla provinciale 491 (Montorio, Tossicia, Castelli), a Isola del Gran Sasso, a Rocca Santa Maria, a Canzano, a Notaresco e sulla provinciale 19 (da Roseto a Miano di Teramo) ma non sono ancora raggiungibili decine di Comuni e frazioni. La mancanza di elettricità sta creando una catena di problemi aggiunge Di Sabatino - non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade , con i Sindaci, i cittadini non riescono a chiamare e segnalare le emergenze, abbiamo centinaia di messaggi sui social da parte di parenti che non hanno notizie dei congiunti da giorni. Le ultime ore sono state da Apocalisse. In queste ore alcuni sindaci denunciano l'uso politico delle turbine: Vanno lì dove serve di meno, sono diventate una questione politica. In mancanza di spazzaneve, in molti vanno in autonomia adoperandosi per sgomberare dalla neve le strade. Il sindaco di Valle Castellana, Vincenzo Esposito, racconta di famiglie che chiamano ogni cinque minuti perché con bambini piccoli, senza cibo e col carburante al limite per il proprio gruppo elettrogeno. Un centinaio di persone sono ospitate nella locale caserma dei carabinieri. Mauro Di Dalmazio riferisce infine la situazione di Civitella che è drammatica.