L'AQUILA La Giunta regionale, riunita in seduta straordinaria, ha deliberato di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale per le aree dell'Abruzzo colpite dall'eccezionale ondata di maltempo verificatasi a partire dal 4 gennaio e tuttora in atto. Il provvedimento sarà corredato da un rapporto che conterrà il dettaglio degli eventi accaduti con stima dei danni pubblici e privati. «L'eccezionale gravità degli eventi atmosferici e tellurici di questi ultimi giorni», ha spiegato il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, comporterà una serie di interventi che dovranno coinvolgere la competenza del Governo nazionale. L'Abruzzo non aveva mai vissuto una situazione di questo genere: è necessario che all'enorme sforzo della macchina regionale di Protezione civile faccia eco il sostegno delle istituzioni ai massimi livelli». Il 12 gennaio scorso la Giunta aveva dichiarato lo stato di emergenza regionale. L’associazione Codici Abruzzo ha avviato una class action per chiedere all’Enel il risarcimento danni. Il deputato Giulio Sottanelli ha presentato ieri un emendamento al decreto Milleproroghe in esame al Senato per chiedere il differimento al 31 dicembre 2017 di molte scadenze amministrative e la sospensione dei pagamenti di mutui, finanziamenti e utenze (elettricità, gas, acqua) e della telefonia fissa per i territori abruzzesi colpiti dalle calamità. Alimenta le polemiche il leader della lega Matteo Salvini:«L'Abruzzo sta fronteggiando una serie incredibile di situazioni. E se non ci sono i mezzi, se si tagliano i fondi, uomini e mezzi, e se ci sono paesi senza corrente elettrica e riscaldamento da tre giorni evidentemente oltre alla natura c'è anche dell'altro, e qualche problema a monte». Non apprezza la dichiarazione di Salvini il deputato teramano di Area Popolare Paolo Tancredi: «Da Salvini uno sciacallaggio intollerabile. In un momento di massimo sconforto per la popolazioni abruzzesi colpite dalle nevicate e dal terremoto, il rappresentante della Lega non sa fare altro che cavalcare il dramma di intere famiglie che rischiano di perdere tutto, presentandosi sui luoghi delle tragedie». Per Tancredi, comunque, il tema delle inefficienze esiste. In particolare per quanto riguarda la tenuta della rete elettrica: «E’ impensabile che in Italia, nel XXI secolo, Paese che deve ospitare il G7, ci sia una rete elettrica che va letteralmente in tilt per una nevicata, seppur straordinaria. A distanza di tre giorni ci sono ancora circa centomila utenze senza energia, al freddo e al buio. Un buco nero del genere è inaccettabile. Adesso è il momento dell’emergenza», dice Tancredi, «dobbiamo stare tutti uniti e sostenere i soccorsi. Ma è chiaro che servirà un’inchiesta seria, sulle cause e sul perché è avvenuto tutto ciò, affinché non si ripeta mai più». E’ quanto dichiara il deputato di Area popolare Paolo Tancredi. «Non si discute il lavoro eroico ed encomiabile che in queste ore gli operatori di Enel e Terna stanno svolgendo», aggiunge Tancredi, «tra condizioni veramente difficili e proibitive di cui sono testimone oculare. A loro va tutto il nostro plauso. Questa, però, è la conferma che disponiamo di una rete di energia elettrica antiquata e inidonea. Il Ministero dello Sviluppo economico ne prenda atto».