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Data: 20/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Chiesto lo stato d'emergenza in duemila ospitati nei Musp

Attività didattiche sospese fino a domani e uffici pubblici chiusi per ordinanza del Prefetto anche nella giornata di oggi. Stamane intanto dieci squadre del Comune del settore Ricostruzione effettueranno sopralluoghi negli edifici scolastici, come spiegato dal dirigente Vittorio Fabrizi, alle quali si aggiungeranno altre dieci squadre che effettueranno sopralluoghi in centro storico, ieri invece sono stati passati al setaccio tutti gli immobili che ospitano le sedi Comunali dove non sono stati rilevati danni.
Gli aquilani intanto continuano a prendere d'assalto i Musp e le strutture messe a disposizione dal Comune (in duemila vi hanno trascorso la notte), stranamente anche coloro che abitano nel progetto Case. Sono arrivate 600 brandine, i pasti invece sono stati assicurati dalla Vivenda, la società che gestisce il servizio di mensa scolastica. Se tutto andrà per il verso giusto le scuole saranno riaperte lunedì. Non sarà facile far capire agli auto-sfollati che non potranno più essere accolti. Il tempo sembra scaduto visto che sarà necessario avere modo di pulire e bonificare le scuole prima del rientro dei ragazzi lunedì. Ieri la Giunta comunale ha approvato la delibera con la quale viene richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale in seguito al terremoto mercoledì. Il provvedimento è stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento di Protezione civile nazionale e alla Regione Abruzzo.
Anche in relazione a tale delibera, il sindaco Massimo Cialente rende noto che tutti i cittadini che ritengono che, in seguito al sisma del 18 gennaio, la propria abitazione, riparata o ricostruita, abbia riportato danni che la renderebbero non agibile (o che potrebbero comportare rischi per coloro che ci vivono), devono far riferimento prioritariamente ai progettisti e alle ditte di fiducia che hanno progettato ed eseguito gli interventi di riparazione o ricostruzione dell'edificio. Nel caso di abitazioni classificate A in seguito al sisma del 6 aprile 2009, sulle quali non sono stati effettuati interventi, che hanno riportato danni in seguito al sisma di ieri, in attesa di disposizioni dalla Dicomac della Protezione civile in merito alla verifica di agibilità, i proprietari devono richiedere i sopralluoghi ai Vigili del Fuoco. «Tale procedura ha osservato il sindaco si rende necessaria per assicurare ai cittadini residenti all'Aquila la possibilità di usufruire di un alloggio di prima accoglienza nel Progetto Case o in un Map, in caso di comprovata inagibilità della propria abitazione».
Questa operazione è tesa a garantire esclusivamente la sicurezza delle persone e a ottenere l'assistenza da parte del Comune, e non ai fini del risarcimento del danno. C'è molta apprensione anche per il rischio valanghe sul Gran Sasso. Il sindaco ha vietato i fuoripista in montagna.

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