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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Neve e sisma fermano 1.000 aziende. Sindacati e Confindustria: il sistema produttivo locale è in ginocchio e servono subito misure straordinarie

L’AQUILA Fabbriche ferme, stop alla produzione, operai impossibilitati a raggiungere le aziende. Due giorni di inferno nell’Aquilano. Il sistema produttivo locale è di nuovo in ginocchio. Tanto da spingere Confindustria ad autorizzare l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, in tutta la provincia dell’Aquila. Ne potranno usufruire le imprese che hanno dovuto bloccare, anche momentaneamente, l’attività a causa delle scosse di terremoto, dell’interruzione dell’energia elettrica e dell’impraticabilità delle strade. Circa mille le aziende coinvolte: il direttore di Confindustria, Carlo Imperatore, parla di «situazione drammatica». SCATTA LA CASSA. L’accordo con i segretari di Cgil, Umberto Trasatti, Cisl, Paolo Sangermano e Uil, Michele Lombardo, verrà siglato martedì prossimo, ma è di fatto già operativo. «Le imprese del nostro territorio, in particolare dell’Aquilano e delle zone interne abruzzesi si sono trovate a dover fronteggiare una doppia calamità», spiega Imperatore, «il terremoto e la copiosa nevicata che hanno prodotto, nella maggior parte dei casi, l’interruzione del ciclo produttivo. A questo, si sono aggiunti i problemi legati alla mancanza di energia elettrica in moltissime zone, dove la corrente è stata erogata a fasi alterne. Un quadro drammatico, che ci ha spinto a convocare le organizzazioni sindacali e autorizzare la copertura della cassa integrazione ordinaria, connessa al fermo dell’attività. Il provvedimento coprirà tutto il periodo di piena emergenza». DRAMMA COLLETTIVO. La conta dei danni, nel sistema produttivo e industriale della provincia dell’Aquila, fa tremare le gambe. «Ancora non abbiamo dati specifici sui danni», conferma Imperatore, «ma sono almeno mille le aziende che hanno dovuto sospendere, seppure parzialmente, la produzione. Alcune fabbriche sono ferme da giorni e non sappiamo quando l’allarme rientrerà. La cassa integrazione verrà autorizzata per motivi legati al terremoto e alle copiose precipitazioni nevose, ma ne potranno usufruire anche le imprese che hanno avuto micro-interruzioni dell’energia elettrica». NESSUNA CERTEZZA. «Gli imprenditori aquilani sono senza certezze dal punto di vista economico e sociale. Imprese fortemente provate da questa ennesima, drammatica, situazione, che va gestita con strumenti straordinari». È l’allarme lanciato da Imperatore che annuncia «l’apertura di un tavolo di concertazione per le aree interne finalizzato a chiedere al Governo misure specifiche per un territorio», dice «che non può essere più gestito con una legislazione ordinaria. Questo sisma», incalza Imperatore, «dal punto di vista dell’economia e dell’imprenditoria, è diverso: si somma a una situazione di difficoltà, legata al terremoto 2009, e mai sopita. Dopo otto anni, siamo ancora qui a parlare di restituzione delle tasse e non di incentivi e crescita». MISURE STRAORDINARIE. «Servono investimenti massicci o le aziende andranno lentamente a morire». Dura la posizione di Imperatore che dichiara: «Nei prossimi giorni avvieremo una serie di incontri tecnici, con le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli enti locali, per sturiare un progetto da presentare al Governo e Ue. Occorrono misure straordinarie di sostegno al territorio».

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