ORTONA «Stiamo dal 5 gennaio senz’acqua e da lunedì pomeriggio senza luce». La protesta arriva da una residente di Villa Deo, contrada di Ortona dove vivono una quarantina di famiglie. Cittadini allo stremo delle forze, senza i beni di prima necessità per sopravvivere. Ieri pomeriggio la situazione era ancora drammatica: «Qui vivono bambini e anziani, non è possibile non avere acqua né luce per tutto questo tempo», si è sfogata la donna. Il maltempo ha creato enormi problemi nel territorio, ma la residente ha puntato il dito sulla scarsa cura delle linee: «Doveva essere fatta manutenzione, i tralicci sono vecchi». La mancanza di luce ha costretto un piccolo supermercato del posto alla chiusura, ma anche la donna deve fare i conti con disagi alla sua attività lavorativa: «Questi disservizi hanno provocato danni a tutti», ha sostenuto sconsolata la signora. Nel frattempo nel Palazzetto dello sport di Caldari alcuni ortonesi hanno trascorso la seconda notte nel centro di accoglienza gestito da Protezione civile e Croce rossa di Ortona, in sostegno a quelle famiglie che sono senza luce e riscaldamento. Ieri mattina si contavano già decine di persone all’interno dell’impianto, per dormire o anche solo per usufruire dell’acqua calda. C’erano diversi bambini che hanno passato lì la mattinata a giocare. E a proposito di bambini, il sindaco Vincenzo D’Ottavio ha firmato una nuova ordinanza di chiusura delle scuole fino a sabato. Si rientrerà in classe dalla prossima settimana. Sempre a Ortona, inoltre, torna a fare paura la frana di contrada Santa Lucia, che nelle ultime ore è avanzata di cinque metri. C’è apprensione per 14 famiglie, che vivono nelle vicinanze del dissesto: a meno di 20 metri dall’importante smottamento sorge una palazzina residenziale. La situazione viene monitorata ora per ora, e c’è un geologo che sta seguendo costantemente l’evolversi della vicenda. Se ci si sposta in paesi vicini le cose non cambiano molto. Ad Ari la situazione è stata definita «drammatica» dal sindaco Marcello Salerno, che ha chiesto l’arrivo di generatori data la presenza di diversi malati senza elettricità e in pericolo di vita. Il Comune ha inoltre aperto a tutti la biblioteca e il salone comunale come luogo di supporto per stare al caldo, ricaricare i telefoni o i pc. Problemi di corrente elettrica anche a Orsogna, dove il primo cittadino Fabrizio Montepara denunciava che «sono ancora senza corrente da quasi quattro giorni circa 600 famiglie». Dalle 13 di mercoledi il paese ha dovuto fare a meno dell’acqua. E ancora: «Ci sono abitazioni isolate dove tentiamo di arrivare con mezzi speciali», ha aggiunto Montepara. A peggiorare un quadro già notevolmente difficile ci si è messa la caduta della tettoia del distributore Esso, alle porte di Orsogna, rendendo inutilizzabile la pompa di carburante. Tecnici Enel e squadre comunali a lavoro anche a Miglianico, per ripristinare la corrente a circa 800 famiglie. Gravi danni sono stati riscontrati in località Cagialone. In collaborazione con la Caritas e l’azione cattolica, il Comune ha aperto un centro di accoglienza nella sala civica. «Voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando senza dormire e in condizioni estreme», è il commento del sindaco Fabio Adezio. Molti problemi anche a Ripa Teatina. «Chiediamo l’arrivo di generatori per fornire di elettricità tutto il Comune», è stato l’appello fatto dal primo cittadino Ignazio Rucci. Ieri pomeriggio il 70% della zona disponeva di corrente, ma due aree importanti come il Foro e Santo Stefano, continuavano ad esserne sprovviste. «Purtroppo abbiamo avuto diverse emergenze, dalla neve alla mancanza di acqua. Noi stiamo facendo il possibile», ha concluso Rucci, «abbiamo pulito i 90 chilometri di strade comunali e assistito le persone bisognose».