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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Riunita la giunta e mobilitata l'Anci I trenta militari ritornano alla base

E' partita la conta dei danni, insieme alla richiesta al Governo di riconoscere lo stato di emergenza nazionale per quei territori che hanno subito gravi danni dalle nevicate. Mentre in città avanza una nuova emergenza, smottamenti e frane e proprio ieri, nel primo pomeriggio, una frana ha colpito via dei Frentani che non è stata chiusa ma ha subito solo il restringimento della carreggiata. Un'emergenza che fa il paio con la mancanza di energia elettrica in migliaia di abitazioni. Il caso è finito sul tavolo del ministro.
L'ATTACCO DI DI PRIMIO
«Ritenendo scandalosi i disagi provocati da Enel - attacca il sindaco Umberto Di Primio - ho rappresentato al mio collega presidente del Consiglio Nazionale Anci Bianco, la situazione che sta vivendo Chieti e rilevando anche lui la grave condizione in cui versa il nostro comune, ha trasferito le mie doglianze al ministro Calenda il quale tempestivamente è intervenuto su Enel. L'azienda deve riportare urgentemente la corrente alla clinica Villa Pini, che è alimentata solo da propri generatori e nelle case dei cittadini». I danni ammontano, secondo una prima stima, a 2 milioni di euro fra rete fognaria, manto stradale, marciapiedi, e alla economia cittadina con la paralisi delle attività produttive nonché di quelle del piccolo e medio commercio, in favore delle quali - ha detto il sindaco Umberto Di Primio - «è necessario che Governo nazionale e Regione, noi come Comune lo faremo, assumano immediatamente provvedimenti di agevolazione fiscale, una moratoria sui mutui ed incentivi alle attività e alle aziende. Con la Regione dobbiamo assolutamente trovare un accordo per stilare un piano straordinario di interventi su strade, frane, dissesto idrogeologico e sicurezza scuole». Per quanto riguarda gli smottamenti, alle ordinanze di sgombero che riguardano l'edificio al civico 6 di via Mattioli e tre appartamenti in via don Minzoni 22 (dove l'altro ieri si sono verificati crolli di muri di contenimento) si sono aggiunti ieri lo sgombero di un appartamento e alcuni locali in via dei Saponari a causa di infiltrazioni di acqua, e la dichiarazione di inagibilità e il divieto di utilizzo dei garage di via Trieste Del Grosso 26. Nel frattempo le scuole resteranno chiuse fino a sabato compreso. Oggi, niente mercato degli ambulanti lungo corso Marrucino. Nel frattempo i trenta giovani militari del provenienti da Amatrice del sesto Genio Pionieri di Roma, impiegati nell'apertura di varchi pedonali, sono tornati di nuovo nelle zone colpite dal terremoto. La neve da fatto crollare il tetto di diversi capannoni: a Casacanditella quelli adibiti a pasticceria della ditta Pasqualone e della Forges centro sud. A San Martino sulla Marrucina hanno ceduto le coperture della Saceb, di Eliabruzzo e della palestra Olimpic: danni per centinaia di migliaia di euro.
I CLOCHARD SPALANO LA NEVE
Hanno distribuito coperte, spalato la neve, allestito 30 posti letto per accogliere le famiglie costrette a stare fuori casa. Sono gli ospiti della Capanna di Betlemme della Comunità Papa Giovanni XXIII che si trova alla Civitella. Molti sono italiani sui 50 anni che hanno perso lavoro e sono finiti in strada ma anche clochard. «Chieti per la neve e il maltempo - ha spiegato Luca Fortunato, responsabile della capanna di Betlemme in un'intervista a inBlu Radio, 9.000 famiglie sono rimaste senza luce e riscaldamenti per 30-40 ore. In questa prima fase dell'emergenza abbiamo ospitato e invitato la gente a venire a prendere qualcosa di caldo nella nostra comunità che accoglie i senza tetto. In più ci siamo proposti di distribuire delle coperte che generalmente utilizziamo per i clochard. Soprattutto nella distribuzione delle coperte ci siamo fatti aiutare dai clochard che vivono nella nostra Comunità».

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