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Pescara, 25/07/2024
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Data: 22/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Scuse dell’Enel ai cittadini. «Ci aspetta un lungo lavoro» Scintille con D’Alfonso. Il «rammarico» di Tamburi a Teramo dove si è registrato il 70% dei distacchi. L’ira di Di Sabatino e del sindaco Brucchi. Ventunomila utenze senza elettricità in due province. Nel Teramano la situazione più difficile con centri isolati come Crognaleto e Cortino. Nel Pescarese tremila in tilt

Il governatore: e ora investimenti che possano evitare situazioni del genere. Il presidente della giunta chiede che i generatori restino nei Comuni per le emergenze.

TERAMO E alla fine, dopo sei giorni di black out, sono arrivate le scuse dell’Enel. Le ha portate il direttore Country Italia Carlo Tamburi nel centro di coordinamento soccorsi al Parco della Scienza, a Teramo. L’arrivo dello staff dell’Enel è stato accolto con freddezza nella convulsa sala del centro, ieri pomeriggio. E probabilmente l’atmosfera non dev’essere stata molto differente nella riunione a porte chiuse a cui hanno partecipato, fra gli altri, il prefetto Graziella Patrizi, il sindaco Maurizio Brucchi, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e il governatore Luciano D’Alfonso con i consiglieri Luciano Monticelli, Paolo Gatti e Giorgio D’Ignazio. Ma nell’incontro con la stampa, il governatore ha esordito con parole di ringraziamento ai vertici dell’Enel «per la loro ammissione della serietà della situazione e perchè si sono assunti la responsabilità. Sono venuti a chiedere scusa e noi ne abbiamo preso atto». Insomma, Tamburi “ci ha messo la faccia” nel centro soccorsi di una provincia che il 17 gennaio contava 90mila utenze fuori uso e che ancora ieri mattina ne contava 23mila, il 70% di tutto l’Abruzzo. Ma, in questa provincia che ha fatto registrare tre morti che forse ora non sarebbero tali se non avessero dovuto avventurarsi nella bufera a rifornirsi di gasolio per far funzionare il gruppo elettrogeno o non ne avessero respirato le esalazioni, questo non basta. E D’Alfonso se ne rende conto: «Affronteremo nel merito il ripristino della rete e poi parleremo di risarcimenti e di investimenti che possano evitare situazioni del genere. Le criticità in provincia di Teramo sono prevalenti, circa il 70%. Spiego perchè siamo così risentiti: la neve, con la mancanza di luce e il terremoto diventa un orco, altrimenti può essere anche piacevole. Ecco perchè vogliamo che l’Enel prenda sul serio la “criticità Abruzzo”. Intanto i generatori rimarranno anche in futuro nei Comuni per facilitare ogni ipotetico nuovo intervento». E se avvenisse veramente non sarebbe poca cosa, se si considera che sono 600 e hanno un valore indicativo di 50mila euro l’uno. «Ma poi vogliamo investimenti e vogliamo verificare la loro qualità», conclude il governatore. Visibilmente imbarazzato, Tamburi prende la parola annunciando che entro oggi conta di rialimentare tutte le utenze «poi ci aspetta un lungo lavoro di ricucitura della rete. Condivideremo un piano di lavoro con i sindaci che ci devono dire dove andare. E’ un appello reciproco: aiutateci ad aiutarci. Non è il momento di ricordare che è stata una nevicata straordinaria: ora dobbiamo pensare alle famiglie, alle persone che soffrono, a cui va la nostra solidarietà. Noi siamo rammaricati di non essere riusciti a garantire il servizio. Ci dobbiamo preoccupare di rafforzare il tessuto connettivo della regione attraverso infrastrutture elettriche. E ovviamente garantiremo i rimborsi». Nella spiegazione delle cause del disastro-Enel il direttore parla di forti nevicate unite al vento, ma anche della viabilità bloccata «per cui i tecnici non hanno avuto accesso a intere zone». Affermazione che scatena la forte reazione di un presidente della Provincia che già ascoltava corrucciato le parole di Tamburi: «Se ce lo dicevate tre giorni fa dove dovevate andare a fare le riparazioni avremmo messo a disposizione i mezzi. Ci avete detto qualcosa solo ieri sera. Ringrazio i tecnici Enel, ma non vorrei che passi che tutto questo è stato causato solo dalle strade provinciali non pulite». Sulle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Tamburi alla Rai in cui si lasciava intendere che le riparazioni c’erano state in 48 ore, e che hanno causato una diffusa indignazione fra la popolazione, il direttore chiarisce che intendeva riparazione entro 48 ore dalla sua dichiarazione e non dall’inizio del disservizio. Durante la conferenza stampa il sindaco si aggira torvo, come un leone in gabbia. Non interviene, ma a margine chiarisce i motivi del palese malcontento: «All’inizio hanno sottostimato la gravità, poi quando Terna ha ripristinato l’alta tensione si sono resi conto che i danni erano immensi», sbotta Brucchi che fa notare anche sbavature negli interventi: «A Sparazzano hanno fatto due sopralluoghi e oggi hanno portato il generatore, che però non andava bene. Volevano portarlo via: la gente arrabbiata gliel’ha impedito, costringendoli a far funzionare quello. Comunque non è possibile che ogni nevicata copiosa accadano gravi problemi, ricordiamo i black out di due anni fa. Devono fare investimenti su questo territorio per far sì che non accada più».


Ventunomila utenze senza elettricità in due province. Nel Teramano la situazione più difficile con centri isolati come Crognaleto e Cortino. Nel Pescarese tremila in tilt

PESCARA Ci sono 21mila utenze ancora senza elettricità in Abruzzo. per 4mila di queste l’attesa di riavere la luce in casa si prevede ancora lunga, perché riguardano famiglie situate in comuni del Teramano, come Crognaleto e Cortino che sono ancora isolati e dunque impossibili da raggiungere anche dai tecnici dell’Enel. Lo si apprende da un report di e-distribuzione, la società del gruppo Enel che si occupa della distribuzione di energia elettrica in Italia. Dunque l’emergenza non è ancora risolta ma è in evoluzione nella notte, dicono a Enel. Proseguono infatti, dove si può, le attività di riparazione e posa dei gruppi elettrogeni per andare verso la normalizzazione del servizio nelle aree raggiungibili; e-distribuzione prevede la normalizzazione del servizio a Pescara ed una consistente diminuzione a Teramo con qualche migliaia di clienti da rialimentare entro la notte. Ieri sera alle 22 la situazione in Abruzzo era di 21.000 utenze disalimentate di cui 4.000 non rialimentabili nel Teramano. Complessivamente nella provincia di Teramano le utenze non connesse sono ancora 18.000. A Pescara 3.000. A Chieti la situazione è quasi normalizzata, dice e-distribuzione, ed è stata chiusa la Sala crisi della prefettura. L’Enel è in campo con 1.600 persone, 600 gruppi elettrogeni e 570 mezzi speciali, rimangono solo alcune centinaia di utenze sparse da rialimentare. La mancanza di energia crea molti disagi ma anche situazioni drammatiche. Continuano infatti i soccorsi a persone intossicate dalle esalazioni sprigionate da generatori o stufe a legna in funzione da giorni visto che in molti casi sono le uniche fonti di riscaldamento in case ormai con temperature sotto lo zero. I casi più numerosi sempre nel Teramano. Dopo le sei persone soccorse la notte scorsa a Villa Petto, tra cui due bambini, ieri mattina tre persone sono state soccorse a Rocca Santa Maria, in contrada Belvedere. A Valle Castellana da giorni la caserma dei carabinieri ospita più di 150 persone, così come succede a Nerito di Crognaleto. Soprattutto anziani e bambini stremati da giorni nelle case senza corrente elettrica. Nella Val Vibrata la mancanza di energia ha creato per molte ore mancanza d’acqua. Il potabilizzatore di Montorio, infatti, che rifornisce tutta la vallata e parte della costa, funziona con un gruppo elettrogeno che ieri notte è andato fuori uso. E’ stato ripristinato intorno alle 11 e ci sono volute ore per ricaricare i serbatoi per cui il servizio idrico nella vallata del Vomano e a Tortoreto Alto e Alba è tornato in serata, Segnalazioni. e-distribuzione ricorda che è attivo il call center al numero verde 803 500 ed il sito internet www.e-distribuzione per informazioni sul servizio elettrico. La società ricorda inoltre che è possibile ricevere informazioni sui guasti e sui tempi di ripristino del servizio inviando un SMS al n° 3202041500, indicando il codice POD (IT001E………..) rilevabile in bolletta, oppure accedendo all’App “Guasti e-distribuzione”.

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