Dove non può lo Stato con i propri corpi e con l'associazionismo arriva il volontariato, il fai-da-te, e il buon senso della cittadinanza. Dinanzi ad un'emergenza neve mai vista negli ultimi decenni, tutti si fanno in quattro, chi scavando con pale, chi inventandosi qualcosa per ovviare ai limiti strutturali della macchina organizzativa. Anche gli stessi organizzatori si attivano in tal senso. Così Paolo Gatti, Maurizio Brucchi e Renzo Di Sabatino dinanzi all'emergenza taniche che doveva far fronte all'altra emergenza, quella del carburante, hanno provveduto di tasca loro a pagare il conto di decine di esse, al prezzo unitario di 86 euro, acquistate presso un'attività commerciale peraltro restia a vendere i prodotti, oltretutto il venditore non aveva nemmeno riconosciuto il volto di alcuni di loro. Si è dovuti insistere e spiegare il momentaccio. Per tutto ciò che è capitato alla provincia teramana si sta studiando l'ipotesi da parte di alcuni nostri amministratori di chiedere l'istituzione allo stato centrale di una sorta di zona franca, in cui i balzelli fiscali verrebbero aboliti per mesi e mesi, visti - come ricorda il sindaco di Teramo - i danni che si sono prodotti nel nostro territorio, tra crolli di case e di capannoni. Proprio ora (ieri mattina per chi legge, ndr) mi ha telefonato Campitelli: gli è crollato un capannone ed è sena energia elettrica; problemi anche per Richetti e per privati cittadini; ho chiesto al ministro Martina che il governo ci dovrà essere vicino con tutta una serie di provvedimenti, Teramo è diventata una città fantasma. Nel discorso si unisce anche la Cna teramana che fa appello al governo affinché sostiene il presidente Gianfredo De Santis - siano moltiplicati gli sforzi, in queste ore, per riportare la normalità. E chiede, d'intesa con la Cna regionale, che per un congruo numero di mesi, almeno sei, sia sospeso il pagamento di tutte le imposte.
Ma, come asserisce Brucchi, l'emergenza delle emergenze è rappresentata dalla mancanza di corrente elettrica in quasi 30 mila utenze in provincia, 3 mila a Teramo: è in pratica il dente avvelenato di tutti. Confartigianato locale fa sapere che Montorio, come tantissimi centri dell'entroterra, è da cinque giorni senza luce: Come faranno le nostre imprese a onorare i pagamenti se i cittadini non ci sono più nei loro paesi e quindi acquistano altrove i prodotti alimentari ed altro?.
Il presidente della provincia Di Sabatino si consola con il fatto che si sta arrivando in zone fino ad ieri escluse ai mezzi di soccorso, laddove non è possibile ci sono gli elicotteri. Ancora non è possibile conoscere il numero esatto delle frazioni liberate e le turbine in funzione per sgomberare la neve nelle vie principali sono una ventina (si sono aggiunte le quattro della Protezione civile) ma il numero è inadeguato, ammette Scarpantonio. Ci sono tante strade, in prevalenza comunali, ancora da spazzare. Di elicotteri in azione sono una decina, compreso uno della Guardia Costiera che provvede al volo notturno e dove non arrivano loro si fanno strada i bruco, i mezzi speciali per la neve.
Il presidente della Ruzzo reti, Antonio Forlini, infine rende noto i problemi del potabilizzatore il cui uso è stato sospeso per 12 ore, per via di alcune impurità al suo ingresso, ma il servizio sta riprendendo adesso, questo spiega alcune carenze idriche lungo la costa e all'interno.
In ultimo il sindaco Brucchi annuncia che tra pochi giorni entrerà in funzione sulle strade comunali un apposito macchinario tappa-buchi, viste le pessime condizioni dell'asfalto dopo le nevicate di questi giorni.