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Data: 23/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tutta Loreto piange le sue vittime preghiere per Piero

La morte all'improvviso. Loreto Aprutino paga un tremendo tributo di sangue per la tragedia dell'hotel Rigopiano. Sabato in giornata si era diffusa la notizia della scomparsa di Nadia Acconciamessa e di Barbara Nobilio. Quando alla mezzanotte dello stesso giorno è arrivata la conferma che anche Sebastiano Di Carlo non ce l'aveva fatta, sul paese imbiancato è calato un silenzio di dolore e di lutto.
Il tam tam della scomparsa di Sebastiano è andato avanti tra gli amici per tutta la notte rimbalzato tra siti web, sms e whatsapp. Al Rychot Bar, all'edicola di Enzo Leone e anche all'Eurobet non si parlava praticamente d'altro. Ad accendere il dibattito, pur nel dolore, la presenza di Giletti per l'Arena televisiva e chi c'era racconta di un vivace confronto su presunte cause e responsabilità, interrogativi destinati a far discutere ancora per molto. Ma anche la morte di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'hotel, è stata vissuta in paese come una perdita perché suo papà è loretese doc. Alla comunità, sconvolta e sotto choc, è arrivato ieri mattina alla messa il conforto di don Luca e don Cesare: i due sacerdoti, in momenti diversi, hanno ricordato i concittadini rimasti vittime della valanga assassina che ha distrutto l'albergo, hanno dato lettura del messaggio di cordoglio fatto arrivare dal vescovo Valentinetti. Gli stessi, però, hanno esortato tutti i fedeli a pregare per Piero Di Pietro, marito di Barbara Nobilio e dipendente della società di trasporti Tua, che risulta ancora ufficialmente tra i dispersi. Alla famiglia Di Pietro sta arrivando in questi giorni l'incoraggiamento e il sostegno delle società di calcio locali e un po' da tutto l'Abruzzo: Piero è stato calciatore, a suo tempo un solido terzino e centrale, e oggi è un allenatore apprezzato nel settore giovanile: l'ultimo successo con la squadra dei giovanissimi risale alla scorsa settimana, a Castiglione Messer Raimondo, con la squadra dei Giovanissimi nella quale gioca anche Edoardo Di Carlo, il piccolo loretese sopravvissuto nel disastro. «Forza Piero, speriamo nei tempi supplementari» dicono in paese i suoi amici sportivi. Famiglia numerosa quella che a Loreto Aprutino piange la perdita di Barbara e prega per Piero, a cominciare da mamma Maria, i fratelli Oliviero, Ghislano, Marco, Antonio e le sorelle Delia e Alessandra. In angosciosa attesa le figlie di Piero e Barbara, che si chiamano Fabrizia e Federica: quest'ultima si dovrebbe laureare a giorni. Elide è invece la mamma di Barbara.
Famiglia notissima e stimata a Loreto è quella dei Di Carlo, alla quale si è stretta con affetto l'intero paese. Sebastiano gestiva con la moglie Nadia due pizzerie, una in paese e l'altra a Penne, suo padre Giuseppe è stato a suo tempo rappresentante per il Comune alla Cassa di risparmio, il nonno fu consigliere comunale e vicesindaco, «ma noi siamo rimasti comunque umili» dice Laila, sorella di Sebastiano e di Simona. In piazza, a due passi all'abitazione dei Di Carlo, ieri c'erano capannelli di gente a commentare la tragedia. Con una certezza: il paese saprà sostenere i suoi figli colpiti dal dolore.

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