La morte all'improvviso. Loreto Aprutino paga un tremendo tributo di sangue per la tragedia dell'hotel Rigopiano. Sabato in giornata si era diffusa la notizia della scomparsa di Nadia Acconciamessa e di Barbara Nobilio. Quando alla mezzanotte dello stesso giorno è arrivata la conferma che anche Sebastiano Di Carlo non ce l'aveva fatta, sul paese imbiancato è calato un silenzio di dolore e di lutto.
Il tam tam della scomparsa di Sebastiano è andato avanti tra gli amici per tutta la notte rimbalzato tra siti web, sms e whatsapp. Al Rychot Bar, all'edicola di Enzo Leone e anche all'Eurobet non si parlava praticamente d'altro. Ad accendere il dibattito, pur nel dolore, la presenza di Giletti per l'Arena televisiva e chi c'era racconta di un vivace confronto su presunte cause e responsabilità, interrogativi destinati a far discutere ancora per molto. Ma anche la morte di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'hotel, è stata vissuta in paese come una perdita perché suo papà è loretese doc. Alla comunità, sconvolta e sotto choc, è arrivato ieri mattina alla messa il conforto di don Luca e don Cesare: i due sacerdoti, in momenti diversi, hanno ricordato i concittadini rimasti vittime della valanga assassina che ha distrutto l'albergo, hanno dato lettura del messaggio di cordoglio fatto arrivare dal vescovo Valentinetti. Gli stessi, però, hanno esortato tutti i fedeli a pregare per Piero Di Pietro, marito di Barbara Nobilio e dipendente della società di trasporti Tua, che risulta ancora ufficialmente tra i dispersi. Alla famiglia Di Pietro sta arrivando in questi giorni l'incoraggiamento e il sostegno delle società di calcio locali e un po' da tutto l'Abruzzo: Piero è stato calciatore, a suo tempo un solido terzino e centrale, e oggi è un allenatore apprezzato nel settore giovanile: l'ultimo successo con la squadra dei giovanissimi risale alla scorsa settimana, a Castiglione Messer Raimondo, con la squadra dei Giovanissimi nella quale gioca anche Edoardo Di Carlo, il piccolo loretese sopravvissuto nel disastro. «Forza Piero, speriamo nei tempi supplementari» dicono in paese i suoi amici sportivi. Famiglia numerosa quella che a Loreto Aprutino piange la perdita di Barbara e prega per Piero, a cominciare da mamma Maria, i fratelli Oliviero, Ghislano, Marco, Antonio e le sorelle Delia e Alessandra. In angosciosa attesa le figlie di Piero e Barbara, che si chiamano Fabrizia e Federica: quest'ultima si dovrebbe laureare a giorni. Elide è invece la mamma di Barbara.
Famiglia notissima e stimata a Loreto è quella dei Di Carlo, alla quale si è stretta con affetto l'intero paese. Sebastiano gestiva con la moglie Nadia due pizzerie, una in paese e l'altra a Penne, suo padre Giuseppe è stato a suo tempo rappresentante per il Comune alla Cassa di risparmio, il nonno fu consigliere comunale e vicesindaco, «ma noi siamo rimasti comunque umili» dice Laila, sorella di Sebastiano e di Simona. In piazza, a due passi all'abitazione dei Di Carlo, ieri c'erano capannelli di gente a commentare la tragedia. Con una certezza: il paese saprà sostenere i suoi figli colpiti dal dolore.