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Data: 23/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Nel caos dell'allarme: le scuole riaprono ma non il Cotugno. Nel pomeriggio vertice in Prefettura Cialente a Curcio: «E ora cosa devo fare»

Subito dopo il pugno nello stomaco del verbale Grandi Rischi del 20 gennaio scorso, il sindaco Cialente ha scritto una nota alla Protezione Civile per avere indicazioni su quanto necessario fare, mentre la senatrice Stefania Pezzopane ha annunciato un'interrogazione: «Generato il panico senza proporre soluzioni». Nel pomeriggio è seguito un vertice fiume in Prefettura con lo stesso sindaco e il presidente della Provincia De Crescentiis con focus le scuole. Ribadito: Università e scuole aperte oggi all'Aquila, mentre nell'Alto Aterno restano chiusi oggi gli istituti di Pizzoli, Barete, Capitignano e Cagnano. Al fine di consentire un ulteriore controllo dei tecnici della Protezione civile previsto per stamane, solo per oggi lezioni sospese al liceo Cotugno, come spiegato dal presidente della Provincia. Circa le scuole di Infanzia e Primarie, resterà chiuso, come spiegato dal sindaco Cialente, il plesso di Cansatessa i cui alunni saranno trasferiti nel Musp di via Ficara a Pettino.
Un passo indietro: dopo la sollecitazione di Cialente la risposta del numero uno della Protezione civile, Fabrizio Curcio, era giunta a stretto giro indirizzata non solo a Cialente ma anche agli altri sindaci coinvolti dall'emergenza annunciata. Una nota pilatesca che fa rimanere con «il cerino in mano» i sindaci. «Fermo restando la conosciuta condizione permanente di pericolosità molto elevata del territorio del comune dell'Aquila, è sicuramente opportuno provvedere a verificare e aggiornare il piano di emergenza comunale si legge - a valutare la vulnerabilità delle strutture pubbliche in relazione alla loro utilizzazione, a realizzare una corretta e puntuale informazione ai cittadini, in particolare in merito alla pericolosità sismica del proprio territorio, alle possibili misure di prevenzione che ciascuno può adottare. Ogni ulteriore altra azione da adottare a livello locale dovrà essere necessariamente valutata dalla S.v., che dispone di tutti gli elementi di conoscenza e degli strumenti di analisi del territorio e della comunità che lo popolano, anche con riferimento alla necessità di contemperare le esigenze di tutela della privata e pubblica incolumità con gli effetti delle iniziative intraprese. Si raccomanda in ogni caso di raccordarsi con la Regione Abruzzo e la Prefettura dell'Aquila che a loro volta vorranno fornire ogni utile indicazione e supporto al riguardo».
Una nota ancor più pilatesca del verbale del 20 gennaio della Grandi Rischi alla quale nel pomeriggio di ieri Cialente ha replicato. «Mi preme sottolineare che gran parte delle strutture di proprietà comunale o di altri Enti, pur risultando tutte agibili, anche in seguito ai recenti controlli effettuati, hanno però indici di vulnerabilità inferiori a 1, a volte anche al di sotto dello 0.30 scrive Cialente - Conosco bene le norme che impongono in questi casi di procedere all'adeguamento sismico, ma, come è noto, al di la dei tempi lunghissimi per l'esecuzione degli appalti pubblici nel nostro Paese, vorrei ricordare che solo da un anno i Comuni possono intervenire, ma solo per l'adeguamento delle scuole, senza sforare il patto di stabilità. Pertanto, alla luce del comunicato della Commissione Grandi Rischi, chiedo al Sistema della Protezione Civile e alla Commissione Grandi Rischi come mi devo regolare rispetto a queste soglie di vulnerabilità, per continuare a ritenere utilizzabili queste strutture pubbliche».

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