Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.563



Data: 25/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Dopo il caos e i disagi via i vertici Enel». La richiesta dalla Conferenza dei capigruppo consiliari. Interrogazione di Tancredi al ministro Calenda

TERAMO Tutti contro Enel, dopo i disagi patiti dagli abruzzesi in occasione dell’ondata di maltempo che ha piegato la regione. A capeggiare il fronte della rivolta è la Conferenza dei capigruppo in Consiglio regionale, che chiede le dimissioni in blocco dei vertici della multinazionale dell’energia. «Dimissioni che devono essere precedute», si legge nel documento che sarà trasmesso al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministero dello sviluppo economico, «da un risarcimento ai cittadini duramente colpiti dai disagi inferti, per il tramite dei Comuni di residenza, pari al 50% del prossimo anticipo del dividendo per i soci, a valere sull’esercizio 2016, aggiuntivo ai normali indennizzi previsti per i piccoli disagi». Le ragioni di tale richiesta, spiegano i capigruppo, sono da ricercare nella «pessima gestione dell’emergenza sia in fase preliminare, sia nella fase di informazione ai cittadini e alle istituzioni, sia nelle gestione nelle operazioni, con ritardi e superficialità inaccettabili per un Paese moderno nel terzo Millennio». Nel documento si chiede, inoltre, di conoscere il piano di ammodernamento della rete della Regione Abruzzo, così come aggiornato alla luce degli eventi di questi giorni. La Conferenza dei capigruppo ha anche espresso la volontà di ascoltare a breve il sottosegretario alla Protezione civile, Mario Mazzocca, per riferire circa lo stato dell’emergenza degli interventi messi in campo. Particolarmente grave la situazione nel Teramano, dove si susseguono le prese di posizione che chiamano in causa le responsabilità dell’Enel dopo il prolungato blackout della settimana scorsa. «Il 70% delle utenze scollegate in Abruzzo era sul nostro territorio provinciale», attacca Gianguido D’Alberto, capogruppo del Pd in Comune, «ma la distribuzione di mezzi e operatori nelle zone rimaste senza energia elettrica è stata del tutto sproporzionata». Il consigliere denuncia l’assenza di coordinamento degli interventi. «L’Enel ora deve concentrare tutte le forze sul territorio comunale e provinciale per il ripristino immediato delle linee ordinarie», afferma, «i generatori sono solo una soluzione tampone». D’Alberto cita l’esempio della zona tra Sant’Atto, Villa Turri e Villa Falchini dove i cavi sono spezzati in più punti. «Questa come altre linee sono distrutte», osserva, «ma i cittadini non possono aspettare mesi per le riparazioni». Il consigliere chiede, dunque, tempi certi per la riattivazione degli impianti danneggiati. Sui disagi e disservizi innescati dalla nevicata il parlamentare Paolo Tancredi (Ap) rivolgerà un’interrogazione al ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. «Il caos Enel che in Abruzzo ha determinato il più lungo black out della storia italiana merita la massima attenzione da parte del governo», sottolinea il deputato, «300mila famiglie rimaste per giorni senza luce e riscaldamenti attendono risposte». Tancredi ricorda che l’anno scorso la società elettrica ha investito 50 milioni di euro per la manutenzione della rete in Abruzzo. «La realtà è sotto gli occhi di tutti. Il problema delle responsabilità è e sarà sicuramente oggetto, in tempi comprensibilmente lunghi, delle indagini degli organi preposti», conclude Tancredi, «mentre attuale e indifferibile risulta la soluzione dei problemi». Una netta reazione da parte dello Stato è auspicata anche da Forza Nuova. «In quanto primo azionista dell’azienda, dovrebbe accertare le responsabilità e chiedere le dimissioni dei vertici Enel», osserva il segretario provinciale William Di Dionisio, «non è accettabile che centinaia di migliaia di cittadini rimangano al freddo e al buio per oltre una settimana». Forza Nuova sta valutando la possibilità di una class action contro la società elettrica. Nel frattempo, Enel ha annunciato che si avvia verso il pieno ripristino il servizio elettrico nel teramano. «Attraverso l’installazione di gruppi elettrogeni», precisa l’Enel, «si stanno riallacciando gli ultimi clienti senza energia elettrica nei comuni di Arsita e Castelli, dove nel pomeriggio è stata sospesa, a causa di condizioni meteo avverse, la posa di cavi con l’ausilio di un elicottero. La task force di e-distribuzione continua a operare a Bisenti, Cermignano, Pietracamela e presso le altre utenze, fino alla completa ripresa del servizio. E superata la fase di emergenza, l’azienda spiega che le operazioni continueranno per riportare alla piena operatività i tratti di rete danneggiati».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it