Non può essere soltanto colpa del maltempo. Troppi, e troppo prolungati sono stati i disservizi patiti dalla popolazione e da interi comprensori durante la violenta nevicata della settimana scorsa. E così Codici lancia la crociata per i risarcimenti ai cittadini rimasti per giorni senza gas, luce e acqua. Lo hanno chiesto ieri, a nome dell'associazione dei consumatori, Domenico Pettinari, che è anche consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, e il segretario regionale Giovanni D'Andrea, accompagnati da una batteria di legali. «Sarà un battaglia dura - attacca D'andrea e noi la combatteremo con altrettanta durezza. Infatti la nostra associazione intende chiedere all'Enel il risarcimento per il non funzionamento dei servizi fondamentali. Un arresto improvviso della corrente elettrica e la presenza eccessiva di neve sul territorio hanno procurato danni ingenti in vari settori».
L'assenza di corrente ha messo in ginocchio il settore della macelleria e degli altri prodotti alimentari. Quintali di ortofrutta, andati a male, sono finiti nei cassonetti dei rifiuti con i mancati guadagni dei piccoli e grandi commercianti. Per Codici i cittadini perciò verranno aiutati a presentare il reclamo, con cui intendono tutelarsi. «Abbiamo il dovere - aggiunge Domenico Pettinari - di dare una mano a tutti coloro che sono stati vittime di un disservizio palese, come si è verificato in questi giorni di maltempo. Gli abruzzesi danneggiati dai disservizi, forse non sanno che l'ente gestore deve automaticamente avviare un'azione risarcitoria. E noi li stiamo informando, in quanto sono cambiate le modalità per richiedere il risarcimento che è previsto dalla legge».
LE AZIENDEDovranno invece chiedere obbligatoriamente un rimborso, quanti hanno ricevuto un danno alla propria attività di piccoli imprenditori. In questo caso dovranno produrre la documentazione delle spese sostenute, magari per l'acquisto di un generatore elettrico. Una serie di dritte, che Codici intende offrire ai cittadini troppo spesso messi da parte. «Un terzo caso - sottolinea D'Andrea - si verifica quando il distacco è causato dall'interruzione della linea elettrica e per rivalersi, i cittadini promuovono una class action. Quest'ultimo progetto però potrebbe creare solo lunghe attese, perché da noi non mai decollato».
UN CONTO SALATODi fronte a tanti disservizi, se l'Enel volesse liquidare gli aventi diritto, oggi dovrebbe sborsare cifre iperboliche. Ma Codici non fa sconti e sottolinea come la crisi ha cambiato le abitudini degli Italiani. Oggi la gente tira la cinghia e preferisce rivolgersi ai piccoli produttori dell'ortofrutta piuttosto che attingere agli scaffali dei supermarket; soppesa attentamente un prodotto ed il suo costo. Di qui l'atteggiamento inquisitorio di Codici a tutto vantaggio della clientela. E non passa giorno che amministratori o sindaci non si rivolgano a Codici per conoscere nei dettagli le modalità circa la stesura di un reclamo. Codici intende difendere gli utenti, perché non paghino per un servizio, spesso non erogato.