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Pescara, 24/07/2024
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Data: 28/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
La tragedia del Gran Sasso - Il governo: «Bene i soccorsi. Verifica sui guasti Enel». Il sottosegretario Rughetti risponde all’interpellanza di Vacca e Del Grosso (M5s) «Eventi eccezionali. Gli elicotteri tutti impegnati, nessun problema burocratico»

PESCARA Non c’è stata sottovalutazione del rischio e non ci sono stati ritardi nei soccorsi. «Al di là di singole responsabilità», il governo ritiene che «il sistema amministrativo ha dimostrato capacità di reazione» a una situazione emergenziale molto pesante a causa di eventi ripetuti e intensi. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Angelo Rughetti, ieri alla Camera rispondendo a una interpellanza firmata dai deputati del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca e Daniele Del Grosso che hanno al contrario sottolineato l’inerzia della macchina statale a fronte degli allarmi anticipati dai meteorologi e dagli stessi sindaci dei territori interessati, fino all’episodio più drammatico che ha riguardato l’Hotel di Rigopiano. Se carenze ci sono state, il governo guarda soprattutto a Enel e Terna e alle 200 mila utenze (circa il 30 per cento della rete, in particolare nella provincia di Teramo) rimaste senza alimentazione elettrica per molti giorni. «Enel ci ha informati», ha spiegato Rughetti, «di aver provveduto ad attivare un piano di emergenza con 1.600 tecnici e 1000 gruppi elettrogeni. Il governo ha chiesto una verifica per capire se» la disalimentazione registrata «sia stata il frutto effettivo dell'eccezionalità del maltempo o se la mancata connessione sia il frutto di generici e generali problemi di manutenzione». Che il maltempo sia stato eccezionale, ha spiegato il sottosegretario Rughetti, sono i numeri a dirlo assieme alla sovrapposizione di eventi sismici e maltempo che hanno pesato su una viabilità già danneggiata dal sovraccarico dei mezzi di soccorso. «E’ chiaro», ha detto Rughetti, «che nel momento in cui si sono sovrapposte queste emergenze, queste avevano bisogno di risposte che si sono sommate. Ma oggi tutte le strade, tranne la 80 quella del Gran Sasso sono tornate come prima». Non è comunque vero, ha detto Rughetti, che le amministrazioni si siano trovate impreparate davanti alle nevicate di metà gennaio. «Già l'8 ottobre 2016», ha precisato il sottosegretario, «la Protezione civile aveva inviato e ai presidenti dei comitati operativi della viabilità delle prefetture e delle Regioni una nota per promuovere l’attuazione e il coordinamento dei piani di viabilità provinciali ed elaborare e coordinare le misure di intervento e di assistenza in caso di criticità, e la diffusione di informazioni immediate». Come gli allarmi meteo che in gennaio «sono stati continui» prima dell’inizio degli eventi, che per estensione e durata «si attestano tra quelli più rari mai verificati». Rughetti ha citato il caso della stazione neviometrica di Campotosto, dove il 15 gennaio sono stati registrati 30 centimetri di neve, e il 18 gennaio ben 239 centimetri. Mentre in altre zone limitrofe in 72 ore sono caduti fino a oltre 2 metri di neve. Quanto alla macchina dei soccorsi Rughetit non si sente di fare autocritiche. «Nelle operazioni di ricerca, assistenza e soccorso dele popolazioni sono stati impegnati oltre 550 veicoli e attrezzature manuali di cui 244 specifici per la neve. Le forze terrestri presenti hanno effettuato 3.581 interventi di soccorso di cui 1.946 per emergenza neve . Si è poi passati in un lasso di tempo brevissimo da 5mila a 11mila uomini, e sono stati utilizzati 32 elicotteri». Nessuno dei quali, ha precisato Rughetti rispondendo a una precisa contestazione dei deputati Vacca e Del Grosso, «è rimasto a terra a causa del passaggio del Corpo forestale dello Stato all'interno dell’Arma dei carabinieri, che ha partecipato alle attivitàdi soccorso, e il 25 gennaio ha eseguito 13 missioni di volo soddisfacendo le richieste della Protezione civile. Non si sono stati elicotteri che non si sono alzati per motivi burocratici». Così come l’effettivo blocco di risorse per 5 milioni di euro «non ha pregiudicato la capacità di risposta del comando dei Vigili del fuoco». Il sottosegretario Rughetti ha toccato anche il tema degli allevatori, a centinaia daneggiati dal sisma e dal maltempo: «Da agosto i Vigili del fuoco stanno lavorando anche per sostenere gli allevatori, per l’approvvigionamento di acqua e formaggio, per recuperare gli animali e mettere in sicurezza le strutture compromesse. In alcuni territori, ha ammesso il sottosegretario, ci sono ancora molte stalle da sistemare «ma le Regioni hanno assicurato che raggiungeranno tutti gli obiettivi». Saranno comunque aumentati gli aiuti per gli agricoltori colpiti dal terremoto, come stabilito in un incontro il 23 gennaio a Bruxelles tra il ministro Martina e il commissario Hogan, che hanno parlato di 118 milioni di euro, «mentre sono allo studio ulteriori aiuti straordinari». Per nulla soddisfatti Vacca e Del Grosso. «Se tutto è andato bene» ha detto vacca replicando al sottosegretario, «non riusciamo a capire perché migliaia di persone sono rimaste per 8 giorni senza luce e senza riscaldamento, perché ci sono stati decessi legati alla mancanza di riscaldamento e per l’isolameno e perché i sindaci dopo 4-5-6 giorni continuavano a cercare qualcuno che li aiutasse, nonostante le nevicate fossero cessate».

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