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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Aggressione sul bus. La Tua assicura «L’autista è vittima». Lite per i gas di scarico. Un’indagine interna sulla discussione tra un dipendente e un cittadino

PESCARA La società Tua interviene sulla presunta aggressione che un 45enne di Pescara, Massimiliano Di Blasio, avrebbe subito da un autista dell’azienda di trasporti la sera del 14 gennaio, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa (leggi l'articolo). Di Blasio sostiene di essere stato picchiato solo perché ha chiesto di spegnere il motore del bus della linea 14, essendo infastidito dal gas di scarico che entra in casa ad ogni sosta dei bus, ma questa ricostruzione è «diametralmente opposta a quella dell’autista», fa notare la Tua. Nella denuncia presentata in questura sei giorni dopo l’episodio, l’autista racconta di essere lui la vittima dell’aggressione, subita da uno sconosciuto che è salito sul bus mentre lui era seduto al posto di guida. «Mi ha gridato di spegnere il motore», spiega il dipendente della Tua, e nonostante abbia girato la chiave, «lo sconosciuto si è avvicinato con fare minaccioso e mi ha colpito al volto con una violenta testata e due schiaffi, sferrati contemporaneamente con entrambe le mani». L’autista non ha reagito, dice, ma ha invitato l’altro ad allontanarsi. A quel punto lo sconosciuto, cioè Di Blasio, sarebbe tornato alla carica, «cercando di colpirmi con un calcio ed è andato a sbattere contro un tubolare, perdendo l'equilibrio e cadendo». Per qualche minuto è sceso dal bus ma poi «è salito di nuovo con intenti bellicosi» e l'autista lo ha mantenuto a distanza usando «un solo braccio». È stato allora che l'aggressore è sceso e l'autista è ripartito per l'ultima corsa, dopodiché ha raggiunto l'ospedale di Penne, dove è stato visitato e giudicato guaribile in tre giorni. Ha riportato una contusione cranica e una contusione escoriata di un dito della mano destra. Di Blasio, invece, ha una prognosi di 30 giorni e anche lui ha sporto denuncia. La Tua, che ha avviato un’indagine interna, vuole «fare luce sull’episodio» e sta valutando gli estremi per una denuncia per interruzione di pubblico servizio visto che la corsa è stata ritardata e, per una decina di giorni, non ha potuto contare sull’autista infortunato. La polizia attende di vedere le immagini delle telecamere.

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