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Data: 30/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
In strada altri bus: ma è caos a Sulmona

Dopo il caos di sabato scorso nel trasporto pubblico urbano, il Comune tenta di correre ai ripari, anzi alle riparazioni: ieri due mini-bus della flotta dei sedici sono stati infatti rimessi in strada alla meno peggio, con l'obiettivo di arginare, almeno, i gravi disagi provocati all'utenza. Oggi dunque ci saranno quattro autobus (rispetto ai due di sabato) in tutto in strada, che permetteranno di coprire la metà dei turni previsti (sette la mattina e cinque il pomeriggio). L'emergenza è tutt'altro che passata e, d'altronde, di emergenza non può parlarsi, piuttosto di colpevole lassismo nella gestione del parco auto e dell'intero settore. I rapporti di servizio degli autisti, lì dove si annotano i problemi riscontrati sui mezzi di volta in volta, non a caso, sono accumulati da diverso tempo nell'urna-cassetta della sede del nucleo industriale senza che nessuno sia passato a prenderli. Né sono servite finora le continue segnalazioni da parte degli autisti che solo sabato, dopo che si è scatenato il caos in città, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con l'assessore al ramo Alessandra Vella. Impegni solenni come da copione da parte della politica per risolvere la situazione, con la scusante, certo, che quello dei trasporti è un problema che si trascina ormai da anni. Anche perché sedici autobus non vanno in panne tutti contemporaneamente e nello stesso giorno: quanto si è verificato, insomma, è il frutto di anni di pezze a colori, con pezzi di ricambio tolti da una macchina per essere montati su un'altra, quando va bene, e macchine lasciate per mesi in strada o nelle officine perché non ci sono soldi per pagare le fatture. Un tirare campare alla giornata che è tutto il contrario di una gestione seria: così, oggi, si cercherà, ha detto l'assessore, di recuperare i soldi per rifornire il serbatoio dello scuolabus: 19 euro di gas metano che nessun benzinaio (gli altri mezzi a gasolio si riforniscono alla pompa diretta installata nella sede del nucleo industriale) è disposto a fornire a credito al Comune, a rischio, già da domani, di lasciare a piedi oltre agli utenti adulti, anche gli studenti delle scuole materne ed elementari. La cittadinanza, intanto, è furiosa: alle numerose telefonate pervenute negli uffici della polizia di Stato sabato scorso, seguirà probabilmente la denuncia da parte di alcuni utenti per interruzione di pubblico servizio: E' vergognoso interrompere un servizio così importante, che per alcuni utenti, specie nelle frazioni, è l'unico modo per raggiungere la città - lamentano i cittadini - senza neanche avvertire del problema l'utenza. Senza contare i biglietti che non si trovano e gli orari che, nei fatti, non sono affissi da nessuna parte, e ancora i riscaldamenti che non funzionano. Così alla vigilia del nuovo piano trasporti.

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