VASTO È stata prorogata al 10 febbraio la scadenza -inizialmente prevista il 24 gennaio- per la presentazione delle domande per accedere alle prestazioni lavorative di tipo occasionale, i cosiddetti “voucher” che tante polemiche stanno suscitando a livello nazionale. L’amministrazione comunale ha deciso di riaprire i termini del bando e ha anche corretto il tiro, precisando che le graduatorie hanno validità annuale (e non di due anni come previsto nel bando), così come la dichiarazione Isee (indicatore di reddito) e che ciascun soggetto partecipante dovrà inserire nell’istanza ogni elemento utile ai fini della valutazione per il collocamento nelle graduatorie. Anche se si tratta di lavoro precario retribuito con un buono del valore nominale di 10 euro per ogni ora lavorata, corrispondente a 7,50 euro nette, i voucher rappresentano per tanti giovani l’unica speranza di trovare una occupazione. I destinatari sono disoccupati, studenti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, pensionati, lavoratori in mobilità, cassintegrati, titolari di disoccupazione ordinaria e speciale, in possesso di determinati requisiti, tra cui la residenza e un Isee non superiore a 15mila euro. Possono accedere alle prestazioni anche i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. Il valore nominale del buono è comprensivo della contribuzione Inps e Inail per l’assicurazione contro gli infortuni. Oltre a rappresentare un supporto per le categorie di soggetti in condizioni di temporanea fragilità economica, i buoni lavoro sopperiscono alle carenze di organico ridotto al lumicino dai pensionamenti. Le persone che risponderanno all’avviso del Comune verranno inserite in quattro graduatorie e potranno svolgere attività di supporto informatico (addetto alla registrazione dei dati), lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di parchi, strade, edifici e monumenti pubblici, attività di supporto allo svolgimento di manifestazioni sportive, culturali e fieristiche, supporto tecnico-amministrativo-contabile. La riapertura dei termini fa seguito alla diffida presentata nelle scorse settimane dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia-An, Vincenzo Suriani, secondo il quale l’avviso indetto dal Comune non era conforme al regolamento approvato dall’assemblea civica, in quanto non erano stati individuati la durata annuale delle prestazioni, il numero di ore giornaliere da effettuare, il numero di prestatori da utilizzare e non era stata rispettata l’annualità delle graduatorie. Il rappresentante dell’opposizione consiliare aveva anche auspicato una turnazione affinchè «non siano sempre gli stessi a beneficiare dei voucher».