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Data: 31/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Sgomberate 81 famiglie. Scuole, riapertura incerta a Teramo. La chiusura potrebbe essere prorogata. Intanto sono inagibili anche l’asilo nido Pinocchio e la materna Miss Gioia, ma per infiltrazioni d’acqua dal tetto

TERAMO A tre mesi esatti dalla scossa del 30 ottobre il terremoto continua a stringere Teramo in una morsa. Ieri il Comune ha emesso 11 ordinanze di sgombero (il totale è arrivato a 662) che hanno interessato addirittura 81 famiglie, residenti in centro storico (via Palma, via Torre Bruciata, via Stazio), a Putignano e a San Nicolò. Sgombero anche per cinque attività commerciali.
SCUOLE REBUS. Resta in bilico il futuro immediato delle scuole comunali. Oggi scade l'ordinanza del sindaco che ha sospeso l'attività didattica dopo le ultime scosse telluriche di quasi due settimane fa, ma non è detto che sia l'ultimo giorno di vacanze forzate per gli alunni di asili, materne, elementari e medie. Il sindaco Maurizio Brucchi, infatti, nel tardo pomeriggio di ieri era ancora in attesa della relazione della Protezione civile nazionale che deve fare chiarezza sullo stato delle 29 scuole controllate nei giorni scorsi. Al momento il bilancio è fermo all'inagibilità totale (E) della elementare Risorgimento e a quella parziale (C) della De Jacobis. Le altre sono state classificate come agibili (A) o con lievi danni (B) riparabili nel giro di qualche giorno, ma il quadro definitivo della situazione non è ancora chiaro.
IL CASO PINOCCHIO. Per la verità nell'elenco delle strutture inagibili va inserito anche l'immobile alla Gammarana che ospita l'asilo nido Pinocchio e la scuola materna Miss Gioia. In questo caso, però, il problema non è stato creato dal terremoto. L'inagibilità temporanea è dovuta alle infiltrazioni d'acqua generate dallo scioglimento della neve sul tetto dell'immobile. La copertura, che già in passato aveva evidenziato carenze d'impermeabilizzazione, è stata liberata e all'interno dell'edificio sono stati azionati grandi ventilatori che nel giro di qualche giorno dovrebbero asciugare gli ambienti e rendere utilizzabili i locali a partire dalla prossima settimana.
DA ERRANI. Per il resto, oltre all'arrivo della relazione della Protezione civile, sarà decisivo anche l'incontro di domani tra Brucchi e il commissario alla ricostruzione Vasco Errani. Il sindaco chiederà una risposta definitiva sull'assegnazione dei Musp, i moduli provvisori ad uso scolastico, che permetterebbero quanto meno di attutire l'emergenza relativa alle scuole.
STADIO E TURNI. Di pari passo viaggia la procedura per trasferire una parte degli studenti sfrattati dal sisma nei locali di Piano d'Accio attigui allo stadio e affidati in concessione all'imprenditore Sabatino Cantagalli. Si tratta di spazi a norma, ad elevata resistenza sismica, ma di estensione limitata a circa 400 metri quadri e comunque da adeguare alle esigenze scolastiche. Anche questa soluzione sarà portata dal sindaco all'attenzione di Errani. L'investimento sulla struttura di Piano d'Accio non costituirebbe un indebito vantaggio a favore del privato, visto che i locali sono di proprietà comunale, ma in ogni caso ci vorrà più di un mese per realizzare i lavori necessari. Gli studenti, che in media hanno già perso 35 giorni di lezione, non possono aspettare così tanto. Per questo, in assenza di edifici sicuri disponibili a stretto giro, si potrebbe ricorrere anche ai doppi turni nelle scuole agibili. A ROMA. Dopo la risposta evasiva del premier Paolo Gentiloni, il sindaco ha inoltrato al governatore Luciano D'Alfonso la richiesta di chiarimenti sulla correttezza della procedura seguita finora per verifica e riapertura degli edifici scolastici dopo i ripetuti sciami sismici. Il sindaco, accompagnato dal vicepresidente del consiglio regionale Paolo Gatti, oggi sarà comunque a Roma per colloqui con parlamentari e rappresentanti del governo finalizzati a sollecitare il varo di una legge speciale per l'Abruzzo e per il Teramano in particolare. «Bisogna sospendere il pagamento delle tasse universitarie, introdurre sgravi fiscali per aziende e attività commerciali, oltre a deroghe per salvare l'anno scolastico in corso», spiega Brucchi che solleciterà risorse anche per bonificare le frane innescate dall'ultima ondata di maltempo.

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