TERAMO La maggior parte degli studenti teramani tornerà in classe domani. È la disposizione dettata dal Comune sulla scorta del report stilato dalla Protezione civile che fotografa la situazione delle scuole dopo le ultime scosse sismiche del 18 gennaio. L'elenco comprende 34 strutture di cui 21 riapriranno i battenti tra poche ore e 13 probabilmente resteranno chiuse fino a sabato compreso in attesa del completamento dei lavori di messa in sicurezza. Tra quelle al momento inutilizzabili sono inserite quattro palestre, attigue a Zippilli, Lucidi, Molinari e Villa Vomano, indicate nella relazione come "grandi luci" per intendere superfici estese che richiedono ulteriori verifiche da parte di tecnici specializzati. A queste se ne aggiunge una quinta, collegata alla "Papa Giovanni XXIII" di San Nicolò, che è stata classificata D. Le scuole che dunque resteranno chiuse ancora per qualche giorno, stando alle prospettive emerse nel corso della commissione istruzione pubblica riunita ieri pomeriggio, sono Lucidi, Piano della Lenta, via Diaz, Gammarana, Colleatterrato basso e Piano d'Accio, tutte dichiarate B a seguito del riscontro di danni lievi. L'unica E, quindi totalmente inagibile, resta la Risorgimento per la quale i tempi di riapertura non sono calcolabili. Un caso a parte è rappresentato dalla De Jacobis, classificata C per parziale inagibilità riferita a due vani nel semìnterrato. Il danno, insomma, risulta circoscritto a spazi già non accessibili agli studenti per cui domani le aule saranno riaperte. Torneranno in funzione anche le sette scuole indicate come A e per quali non sono stati riscontrati danni: San Giorgio, Villa Mosca, "Papa Giovanni XXIII", zona Peep 4 a San Nicolò, elementare e media Villa Vomano, più il Micronido. Le altre strutture sono state classificate come B, ma i lavori sono stati già conclusi e quindi riapriranno domani. Si tratta di Zippilli, Michelessi, Molinari, D'Alessandro, San Berardo, via Brigiotti e zona Peep a San Nicolò, elementare e locali parrocchiali in affitto a Nepezzano, Sant'Atto, Frondarola e Fornaci Cona. Al momento, dunque, l'amministrazione deve trovare una sistemazione ai 180 alunni della Risorgimento. In commissione l'assessore all'istruzione pubblica Francesca Lucantoni ha chiarito che l'amministrazione sta valutando la possibilità di utilizzare l'ex Parco della scienza, che già a novembre ha ospitato gli studenti della Lucidi, o di ricorrere ai doppi turni. Più articolata è l'ipotesi di occupare i locali di proprietà comunale ma affidati in concessione all'imprenditore Sabatino Cantagalli che si trovano nel complesso edilizio dello stadio a Piano d'Accio. L'immobile potrebbe ospitare fino a 800 ragazzi ma va adeguato alle esigenze didattiche con un intervento che richiede più di un mese. Su questo aspetto s'innesta anche una valutazione politica. Domenico Narcisi, che fa parte della maggioranza, e Angelo Puglia durante la seduta di ieri pomeriggio hanno manifestato perplessità sull'impiego di risorse dell'ente per una struttura in periferia comunque gestita da un privato. Secondo loro l'amministrazione dovrebbe investire su edifici scolastici da consolidare o sull'installazione di strutture leggere a ridosso del centro per contrastarne lo spopolamento.