ROMA L’uscita anticipata dal lavoro, la ricongiunzione gratuita di spezzoni previdenziali differenti, l’aumento delle quattordicesime con un ampliamento della platea dei beneficiari, gli interventi per le fasce più deboli e l’opzione donna. È un 2017 pieno di novità quello che riguarda le pensioni. Vediamo in sintesi i provvedimenti più importanti. Ape. Il pacchetto previdenziale ha il suo pezzo forte nell’Ape (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) messo a punto per consentire, ad alcune categorie di lavoratori prossimi all’uscita, di andare in pensione prima di aver maturato i requisiti fissati dalla legge Fornero. L’operazione partirà in via sperimentale dal 1º maggio 2017 al 31 dicembre 2018 attraverso un prestito concesso dalle banche e coperto da una polizza assicurativa obbligatoria da restituire, a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni. Tra i requisiti: avere almeno 63 anni, maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi oltre ad avere un’anzianità contributiva di 20 anni. La manovra prevede anche una versione “social”, gratuita, in favore di alcune categorie (disoccupati, invalidi civili e soggetti che svolgono lavori usuranti). Opzione Donna. Il meccanismo che, negli anni scorsi, ha permesso l’uscita anticipata dal lavoro, è stata estesa alle lavoratrici che al 31 dicembre 2015 avevano 57 o 58 anni, rispettivamente per dipendenti e autonome. Restano i paletti della normativa: almeno 35 anni di contributi, oltre all’età anagrafica (che dal 2016 è di 57 anni e sette mesi per le dipendenti e 58 anni e sette mesi per le autonome). Il calcolo della pensione sarà contributivo (quindi, chi aspettando la pensione di vecchiaia avrebbe il sistema misto, perde anche il 20-30% dell’assegno). Dal momento della maturazione del requisito, per la decorrenza si applica la finestra mobile. La domanda si presenta all'Inps. Ricongiunzione gratuita. L’operazione consente di sommare, gratuitamente, i contributi versati in diverse gestioni assicurative per conseguire il diritto anche alla pensione anticipata. La pensione si calcola pro quota in base alle regole delle diverse gestioni previdenziali. E accessibile anche agli autonomi in gestione separata e agli iscritti alle casse professionali. Chi ha già richiesto la ricongiunzione onerosa può recedere e passare al cumulo solo se non ha già pagato integralmente la quota per la ricongiunzione (se il pagamento è parziale si può chiedere la restituzione di quanto versato). Quattordicesima. Viene riconosciuta ai pensionati con almeno 64 anni di età e reddito complessivo fino a 1,5 volte il minimo (9.786,86 euro), con un allargamento della platea rispetto al precedente paletto che era a due volte il minimo.