ROSETO «Stazione degradata e posto di polizia municipale mai aperto». La critica è di Casa civica, i cui rappresentanti contestano lo stato di abbandono in cui versa la struttura nonostante Roseto «seconda città della provincia dopo Teramo», si legge in una nota del gruppo, «a vocazione prevalentemente turistica e punto d’interesse della via adriatica ha diritto a maggiore considerazione nella politica dei trasporti delle Fs». Casa civica accoglie positivamente la lettera inviata dal sindaco Sabatino Di Girolamo nei giorni scorsi ai vertici delle Ferrovie reclamando pulizia e manutenzione per la stazione, ma sarebbe ancora troppo poco per il gruppo di opposizione. «Sarebbe stato doveroso che i nostri amministratori si fossero preoccupati in primis di assicurare a Roseto il giusto ruolo nella linea ferroviaria adriatica», afferma il consigliere Angelo Marcone, «il degrado e l’abbandono in cui versa oggi la struttura sono stati determinati dalla politica di dismissione della stazione rosetana iniziata tanti anni fa». Dunque servirebbe a ben poco, sempre secondo Casa civica, scrivere sollecitazioni a Trenitalia se il rilancio e il recupero dell’area della stazione non passano innanzitutto per le azioni concrete che l’amministrazione comunale è in grado di mettere in campo in prima persona. «Fermare il degrado», dice ancora Marcone, «e iniziare a restituire decoro e sicurezza alla stazione di Roseto è un obiettivo che l’amministrazione deve prefiggersi e realizzare da subito». «Ragionando in maniera più ampia», interviene il neo presidente di Casa civica, Flaviano De Vincentiis, «un turista che volesse raggiungere la nostra città in treno, oggi nella migliore delle ipotesi dovrebbe fermarsi necessariamente a Giulianova; nella peggiore a San Benedetto o Pescara. È evidente che ciò non incentiva a visitare Roseto ed il suo territorio e un’amministrazione attenta e lungimirante, soprattutto dotata di competenze in ambito turistico, deve lavorare proprio su questi aspetti, in sinergia con gli altri livelli di governo , sfruttando la filiera tanto annunciata in campagna elettorale. Lo sviluppo della nostra città e della sua economia dipendono anche dai trasporti».