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Pescara, 25/07/2024
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Data: 03/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Tassisti, adesso la toilette costa un euro. Proteste degli operatori per l’aumento di altri 30 centesimi per usufruire dei bagni alla stazione

PESCARA Oltre al danno arriva anche la beffa per gli autisti dei taxi che, dopo aver segnalato più volte il disagio al Comune e alle Ferrovie, sono costretti a sopportare un ulteriore aumento del costo d’ingresso ai servizi igienici. «Non possiamo andare avanti in queste condizioni e non è giusto lavorare per pagare l’ingresso ai bagni della stazione», dice Roberto Negro, a nome dei quaranta colleghi della cooperativa Cotape, diretta da Vincenzo Francazio, che ha lanciato un appello alle istituzioni chiedendo rispetto per chi svolge dignitosamente il proprio lavoro. La situazione, in particolare, diventa insostenibile di notte, quando le toilette uomo-donna vengono rese inaccessibili dalle 21 alle 5 del mattino costringendo gli operatori ad arrangiarsi come possono. L’appello lanciato qualche settimana fa non solo è caduto nel vuoto, ma sembra anzi avere peggiorato notevolmente la situazione. «Siamo disposti a pagare una cifra mensile perché è giusto che i servizi di pulizia e sorveglianza vengano pagati», puntualizza il tassista, «purché si abbia libero accesso ai servizi igienici». Anche i clienti della stazione lamentano lo stesso disagio nell’attesa che arrivino i treni, costretti a fare i propri bisogni per strada o dietro le auto parcheggiate. Disagi ancora maggiori per l’unica donna del gruppo dei tassisti, Marisa Del Castello, che ha cercato in tutti i modi di far notare il disservizio ai vertici delle Ferrovie, che rispondono sostenendo che anche loro pagano il servizio. Negro fa presente un ulteriore problema: «Non abbiamo più neanche un gabbiotto dove poter stare durante l’attesa tra un servizio e un altro; inizialmente lo avevamo, ma poi lo hanno demolito a causa dei vandali che hanno rotto la porta d’ingresso. Abbiamo chiesto di poter avere uno spazio per poterci riparare dal freddo e dal caldo, ma a oggi nessuno ha provveduto a risolvere le condizioni di disagio che viviamo ogni giorno». I tassisti ora sperano che l’appello venga finalmente raccolto per il rispetto di tutte le persone che lavorano e che svolgono un servizio pubblico.

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