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Pescara, 25/11/2024
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Data: 04/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Calamità, ritardi nella gestione e danni «Commissione d'inchiesta in Regione»

PESCARA Caso Rigopiano, emergenza maltempo, terremoto. Si annuncia caldissima la seduta straordinaria del consiglio regionale convocata per martedì mattina a Pescara, su iniziativa del M5s. Le disavventure che coinvolgono la sindaca Raggi in Campidoglio non sfiorano la nutrita pattuglia di Beppe Grillo in Abruzzo, dove si sottolinea che qui le emergenze fa affrontare sono ben altre: «Per noi non cambia assolutamente nulla - dice il deputato Gianluca Vacca -, aspettiamo con serenità l'esito dell'inchiesta giudiziaria». E mentre si attende che anche la procura di Pescara dica una parola di verità sulla tragedia di Rigopiano, i 5 Stelle vanno alle armi chiedendo una commissione d'inchiesta parlamentare e una commissione permanente speciale in Regione per mettere in chiaro cosa non ha funzionato nei giorni dell'emergenza maltempo nella macchina della prevenzione e dell'allerta rischio a tutti i livelli: la correttezza e la regolarità delle procedure eseguite, l'adozione delle misure volte a fronteggiare il pericolo valanghe, la tempestività dei soccorsi, l'impiego dei mezzi sul territorio. Ma anche il livello di sicurezza sismica degli edifici pubblici, a partire da quelli scolastici. Non ultimo, i disservizi causati da Enel e Terna con il distacco di 200mila utenze durante l'ondata di maltempo, con conseguenti danni diretti e indiretti a famiglie e aziende.

RIFERIMENTI Il consigliere regionale Sara Marcozzi fa un primo riferimento al decreto Monti, «che nel Governo dei professori - dice - ha depotenziato la Protezione civile». Ma ritiene «assolutamente insufficienti» anche i fondi stanziati dal Governo in carica e «i provvedimenti fiscali irrisori» che spostano il pagamento delle tasse a settembre per le popolazioni colpite dal maltempo e dal terremoto. Domenico Pettinari alza l'indice contro i gestori dell'energia elettrica, Enel e Terna: «Ce lo dicono i nostri nonni che in Abruzzo la neve c'è sempre stata. Ma cosa ha fatto la Regione per far fronte a tutte le criticità conosciute da anni? Martedì in consiglio regionale presenteremo un documento per dire che gli indennizzi automatici dell'Enel, fino a un massimo di 300 euro, sono briciole rispetto ai danni diretti e indiretti causati alla popolazione».
Per il parlamentare Gianluca Vacca, anche la risposta del Governo all'interpellanza presentata dal M5S venerdì scorso è stata disarmante: «Hanno detto che in Abruzzo tutto ha funzionato nella macchina dei soccorsi, tutto è andato benissimo. In realtà, l'allerta meteo è stata sottovalutata e anche su questo sarà chiamata a fare luce la commissione parlamentare d'inchiesta che abbiamo sollecitato alla Camera e in Senato. Un organismo - ricorda Vacca - che ha gli stessi poteri ispettivi della magistratura».
SCUOLE L'altra questione sottovalutata, secondo il deputato dei 5 Stelle, è quella delle scuole: «Il presidente D'Alfonso scopre soltanto oggi che c'è una emergenza sismica per gli edifici pubblici. Ma noi, già nel settembre scorso avevamo presentato un rapporto dove si diceva che il 75% del patrimonio edilizio scolastico non era a norma. Quel documento fu sottovalutato da tutti». Intanto, la Confesercenti regionale avvia il censimento per quantificare i danni alle imprese attraverso un questionario distribuito agli associati, mentre l'assessore regionale all'Agricoltura, Dino Pepe e il consigliere Luciano Monticelli, informano che «Giunta e maggioranza chiameranno i parlamentari abruzzesi a un lavoro ulteriore durante l'iter parlamentare del decreto del Governo, per garantire il soddisfacimento delle esigenze di tutti i territori colpiti dalle calamità di gennaio, soprattutto per quel che riguarda i danni indiretti da quantificare». Un decreto dal contenuto imbarazzante per i consiglieri regionali di centrodestra Gianni Chiodi, Mauro Di Dalmazio e Paolo Gatti, che segnerebbe «una sconfitta grave per l'Abruzzo».

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