L’AQUILA In Abruzzo si sta facendo «davvero un buon lavoro». Lo ha detto ieri all’Aquila il ministro della coesione territoriale, Claudio De Vincenti, che a Palazzo Silone ha incontrato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti previsti nel Masterplan, e sui procedimenti per l’avvio dei lavori previsti nel “Patto per il Sud”. L’accordo firmato l’anno scorso col governo giidato dal premier Matteo Renzi prevede uno stanziamento pari a 1,5 miliardi di euro da distribuire su 77 interventi. I settori individuati come strategici vanno dalle politiche ambientali alle bonifiche, dalla messa in sicurezza, alle infrastrutture, lo sviluppo di attività connesse al turismo e alla cultura. Il ministro, nel corso della conferenza stampa convocata dopo la riunione, ha manifestato «solidarietà del governo alle popolazioni colpite dalla drammatica emergenza neve combinata con l’evento sismico», evidenziando che il decreto terremoto, il terzo in pochi mesi, varato di recente dal Consiglio dei ministri, è «un provvedimento che accelera ulteriormente le procedure», e come il Patto per l’Abruzzo possa dare «una speranza a questi territori feriti».All’incontro er apresente anche il consigliere regionale Luciano Monticelli. «Il ministro è qui per misurare il cammino di marcia e la prosecuzione di questa straordinaria opportunità riservata all’Abruzzo», ha detto D’Alfonso, «un miliardo e mezzo di euro per 77 interventi che riguardano tutti i settori della vita economica. Il volano principale per lo sviluppo di questa regione. Abbiamo individuato quattro procedure che necessitano dell’aiuto del ministero per sincronizzare lo sforzo della Regione con lo sforzo del governo centrale», ha concluso il governatore, in riferimento al porto di Pescara, alla diga di Chiauci, all’approvvigionamento idrico nella Marsica e, in generale, alla velocizzazione delle filiere. D’Alfonso ha anche parlato dell’appalto della Fondo Valle Sangro che allo stato prevede 19 offerte economiche. «Di qui a 30 giorni», ha concluso, «sapremo qual è l’offerta aggiudicata». Nell’arco di tre mesi, secondo il presidente, potrebbe arrivare qualche segnale anche per «opere attese da 40 anni», come i porti di Ortona, Pescara e Vasto, per la bonifica del sito di Bussi, e il sistema depurativo o di approvvigionamento idrico».