ROMA «Virginia non si tocca» diceva Beppe Grillo quattro mesi fa. Ieri lo ha ribadito in romanesco: «Er sinnaco de Roma non se tocca» perché il messaggio arrivasse chiaro a chi come la romanissima Roberta Lombardi o Carla Ruocco nutrono più di un dubbio su Raggi.
Per questo Grillo ha rinnovato una fiducia totale alla sindaca. La poesia non risparmia critiche (É stata troppo ingenua davvero / ha fatto quarche erore e chiesto scusa) e attacchi ai giornalisti ma poi c'è l'incoraggiamento: Er popolo ha votato e nun se pente. Un siparietto vernacolare che al genovese Beppe non sarebbe mai riuscito.
A lui tocca vestire i panni del segretario di partito, quello che rimette i puntini sulle i. L'intervento di Grillo era stato chiesto a gran voce sull'onda del polizza gate, il caso delle assicurazioni intestate all'insaputa di Raggi.
LA DELUSIONE Ma Grillo ha deluso gli ortodossi scrivendo che «La polizza vita come strumento corruttivo è una fantasia malata, non un reato». Poi il leader si rivolge direttamente a Lombardi e suoi sodali: Cara Virginia, hai la mia stima. Ora è chiara una cosa: hai contro tutti quelli che era possibile immaginare e ben oltre: anche persone in carne ed ossa su cui occorrerebbe poter contare. In qualità di garante del M5S sono con te». «Abbiamo avuto la netta sensazione che la storia delle polizze sia una polpetta avvelenata servita dai nostri» spiega una fonte vicina a Grillo.
Per questo l'avvertimento è chiaro: «Chi sta con te (Raggi ndr), sta con il M5S. E viceversa». Ora il rischio è che partano sanzioni disciplinari in primis a Lombardi e Ruocco. Poi a Nicola Morra o Roberto Fico che era stato già ammonito e infatti è scomparso, Carlo Sibilia che si sta rimettendo in carreggiata sottolineando che, per carità, non vuole parlare solo di cose che vanno male.
LA PRIMA DENUNCIA C'è Giuseppe Brescia, che si dice fiero di essere accomunato a Lombardi sostenuta anche da Paola Nugnes, Mirella Liuzzi, Luigi Gallo. E poi c'è Federico D'Incà che piuttosto che sorbirsi Raggi riprenderebbe in casa Pizzarotti.
È vero, Lombardi, è stata la prima a denunciare Marra ma «prima di parlare con giornali o altri, una telefonata poteva farcela». C'è infatti un precedente: i leader non sapevano che Lombardi aveva denunciato Marra. Una notizia che è uscita il giorno dell'arresto di Marra sullo stesso settimanale, L'Espresso, che ha pubblicato anche la notizia delle polizze sospette di Salvatore Romeo. Lombardi smentisce energicamente di essere la gola profonda di giornali e pm. «È una fake news, querelo» dice ma la sua dichiarazione non viene condivisa dai leader sul blog.
IL TEMPO «Il tempo è galantuomo» scrive il senatore Nicola Morra che appoggia Lombardi. Gli ortodossi giudicano «paradossale e ingiusto» il trattamento che sta subendo. «E' un po' come prendersela con il portiere della tua squadra, che ha appena parato un rigore difficilissimo, perché rischia di far sfigurare gli altri giocatori» .E intanto Virginia ha la meglio: «Grazie Beppe, grazie a tutti, vi assicuro che tengo la barra dritta e vado avanti per Roma».
Sul blog i commenti non sono tutti allineati: «se fosse solo perseguitata la Raggi sarebbe da salvare ma la tragedia è che è incapace, non all'altezza di amministrare Roma, la capitale d'Italia» dice Alba. Oggi si terrà l'assemblea M5S Roma che dovrà ricostruire un minimo di coordinamento politico nella capitale. Forse sarà l'ultima visto che si annuncia presto un nuovo strumento di interazione esclusivamente online.