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Data: 07/02/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Incompatibilità: D'Amico lascia la Tua dopo il parere dell'anticorruzione

L'AQUILA - Al fine di "sgomberare il campo da qualsiasi strumentalizzazione e nell’interesse primario di Tua Spa", dopo le verifiche dell'Autorità nazionale anticorruzione, Luciano D’Amico ha rassegnato le dimissioni da presidente dell'azienda regionale dei trasporti (ex Arpa).

L'Anac ha ravvisato possibili profili di incompatibilità, demandandone il relativo accertamento al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e all’Università di Teramo.

Sia il Miur, sia l’Università di Teramo, di cui D'Amico è rettore - fa sapere la Tua in una nota - hanno tuttavia confermato la piena legittimità e regolarità della nomina.

"Ho atteso il parere del Ministero e, conseguentemente, il parere della mia Università - scrive D'amico nella sua lettera di dimissioni indirizzata al presidente della Regione Abruzzo, ai segretari regionali dei sindacati del settore trasporti, a lavoratori e componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda - che hanno confermato la piena legittimità e regolarità della mia nomina. Tuttavia, al solo fine di sgomberare il campo da qualsiasi strumentalizzazione nell'interesse primario dell'azienda, ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili" conclude.

La Tua spa coglie l'occasione per riassumere i risultati raggiunti negli ultimi due anni e mezzo.

Il 15 dicembre 2014 la prima tappa, con il conferimento delle azioni Fas e Gtm in Arpa con la successiva nascita del Gruppo integrato, il 29 dicembre 2014 i Consigli di amministrazione di Arpa, Sangritana e Gt, deliberano la fusione, il cui piano viene approvato dalla Regione Abruzzo il 16 marzo 2015, l’8 giugno 2016 nasce Tua Spa.

L'azienda ha 1.590 dipendenti, circa 900 mezzi tra bus e treni.

Il 26 ottobre 2015 viene firmato il nuovo contratto collettivo aziendale di lavoro che ha impegnato le parti in 8 mesi di confronto, necessario per comparare ed armonizzare le tre preesistenti discipline delle aziende interessate dal processo di fusione. La parte più rilevante - informa l'azienda nella nota - ha riguardato l’organizzazione del lavoro, la previsione di istituti retributivi remuneranti la produttività (es.: supero nastro), in luogo di forme indennitarie eterogenee, nonché di istituti normativi finalizzati all’armonizzazione delle discipline organizzative per i servizi urbani, suburbani, extraurbani e ferroviari.

Dal mese di settembre 2014 è stata avviata l’opera di razionalizzazione dell’esercizio e la ristrutturazione organizzativa che condurrà, nell’agosto del 2016, alle creazione delle Divisioni Gomma e Ferro.

I primi a denunciare l'incompatibilità di D'Amico furono i rappresentanti di Forza Italia, che con il deputato Fabrizio Di Stefano presentarono anche un'interrogazione parlamentare.

PER D'ALESSANDRO "DIRE GRAZIE E' POCO"

"Dire grazie al rettore D'Amico è dire troppo poco nei confronti di un galantuomo delle istituzioni che a titolo totalmente gratuito ha messo a disposizione competenza e professionalità per accompagnare la Regione Abruzzo nella più grande riforma ascrivibile ai trasporti": così il consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro sulle dimissioni del presidente Tua Luciano D'Amico.

"Nel rispetto di tutti e della legittima azione di controllo e verifica ritengo legittimo riflettere su come sia possibile impedire l'esercizio di una generosità professionale a titolo gratuito senza il rimborso neanche delle sigarette e senza sottrarre tempo alla attività prevalente di Rettore. Non appena le condizioni lo consentiranno e tutto sarà chiarito, non esiteremo un istante a chiedere a Luciano D'Amico di tornare a dare una mano all'Abruzzo" conclude D'Alessandro.

PER FEBBO E DI STEFANO "OLTRE AL DANNO LA BEFFA"

"La lista degli abbandoni della barca del presidente D’Alfonso continua ad allungarsi inesorabilmente e oggi si arricchisce di un altro pesante capitolo. Le dimissioni del presidente di Tua D’Amico sono destinate a fare molto rumore e sicuramente avranno degli strascichi nei prossimi mesi".

È quanto dichiarano il presidente della Commissione regionale di Vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri che sottolineano come in questi mesi "avevamo più volte sottolineato le palesi criticità rispetto alla nomina dello stesso D’Amico, da sempre fedelissimo del presidente, sulla quale si era pronunciata anche l’Anac di Cantone con una sonora bocciatura".

"Mentre D’Alfonso aveva fatto 'orecchie da mercante' oggi l’ormai ex presidente di Tua ha deciso di rassegnare le dimissioni prendendo atto dell’autorevole giudizio nel merito espresso dall’Autorità nazionale Anticorruzione. Questo purtroppo rischia di determinare pesanti conseguente sulla società unica dei trasporti che, come abbiamo più volte segnalato, è alle prese con problemi seri come un parco mezzi inadeguato e con bus inutilizzabili, fornitori che lamentano ritardi nei pagamenti ormai non più tollerabili, gli aumenti delle tariffe e la riduzione di alcune agevolazioni per gli utenti".

"Si tratta del risultato della strategia di un governo regionale che preferisce tagliare sommando e accorpando, creando danni economici ai territori privilegiandone alcuni (sopratutto uno) e non 'efficientando' le spese, volendo soddisfare solo i 'capricci' dello stesso D'Alfonso su nomine e gestioni di società collegate alla Regione. Siamo curiosi di vedere quale sarà la prossima mossa del presidente della Regione – concludono Febbo e Sospiri – che, anche questa volta, ha tra le mani una patata davvero bollente".

D'ALFONSO, "LO CONVINCERO' A RESTARE"

"Le dimissioni di Luciano D’Amico, che ringrazio di cuore per il lavoro di diuturno spessore che ha voluto e saputo regalare alla Regione Abruzzo, meritano una riflessione. La sua raffinata sensibilità di uomo delle istituzioni gli ha fatto prendere la decisione di recedere dalla presidenza dell’azienda. Va sottolineato che gli organi governativi e accademici, Anac, Miur e Università di Teramo, che si sono espressi sulla sua posizione non hanno mai ravvisato alcun profilo di incompatibilità, eppure egli ha voluto farsi da parte ugualmente per non dare adito a strumentalizzazioni di sorta".

Lo dice il presidente della Regione Luciano D'Alfonso.

"Nel rivolgergli i miei più profondi sensi di gratitudine, auspico che in futuro un cittadino sia libero di prestare gratuitamente la propria opera alla Pubblica amministrazione senza che ciò sia oggetto di sospetti e indagini e senza che gli sia fatto patire ingiustamente ciò che ha dovuto subire Luciano D’Amico".

"Mi adopererò personalmente per convincerlo a donare ancora il suo tempo alla cosa pubblica", conclude.

PER I SINDACATI "HANNO PREVALSO LOGICHE POLITICHE"

"Le logiche della politica alla fine hanno purtroppo avuto la meglio": così i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal sulle dimissioni del presidente Tua Luciano D'Amico.

"A nulla - dicono in una nota - sono serviti i positivi risultati di bilancio conseguiti tangibilmente dalla Tua spa e rilevabili dal primo bilancio consuntivo 2015, primo semestre 2016 e andamento al 31.12.2016. Risultati ottenuti in poco meno di due esercizi, dopo anni in cui nella società incorporante che ha dato vita alla Tua spa (Arpa spa), si erano ripetutamente registrati bilanci in "profondo rosso", pesanti indebitamenti ed investimenti senza copertura finanziaria tanto da portare l'azienda e le sue partecipate (Sistema e Cerella) sull'orlo del fallimento e della liquidazione".

"Purtroppo lo stillicidio di attacchi e di denunce inoltrate alla magistratura, agli organi di controllo contabile, alla autorità anti corruzione, pur non avendo fatto emergere fatti o situazioni penalmente rilevanti o legati all'inconferibilità/incompatibilità dell'incarico, hanno tuttavia indotto il presidente Luciano D'Amico a fare un passo indietro sempre con l'unico scopo di tutelare l'azienda per tenerla fuori da qualsiasi strumentalizzazione".

"Ribadiamo punto per punto il contenuto della lettera aperta del 10 gennaio scorso e manifestiamo il sincero ringraziamento al presidente Luciano D'Amico per quanto svolto in questi anni sia in qualità di presidente di Arpa prima, sia di Tua dopo, risultando l'indubbio artefice del mandato ricevuto dalla Regione Abruzzo per l'attuazione della epocale riforma della mobilità pubblica regionale".

"Chiediamo, infine, un urgentissimo incontro al presidente Luciano D'Alfonso, auspicando la celere individuazione di una figura che possa garantire continuità al percorso di gestione virtuosa e di crescita tracciato dal presidente Luciano D'Amico".

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