PESCARA Prima di tutto, una proroga per interventi di cassa integrazione e mobilità in deroga, affinché possano essere adottati nelle aree colpite dalle recenti calamità naturali, con particolare attenzione ai lavoratori delle piccole e piccolissime imprese attualmente esclusi dagli ammortizzatori sociali ordinari o soggetti al Fis o ai Fondi di solidarietà bilaterali. Ma poi anche la possibilità di utilizzare «immediatamente» le eventuali risorse residue dei fondi già assegnati dal decreto legislativo 185 del 24 settembre del 2016 e successive circolari, e, infine, ulteriori assegnazioni di fondi, in relazione alle richieste che perverranno nei prossimi giorni. Sono le istanze principali che ieri sono state inoltrate in particolare da Cgil, Cisl e Uil- ma anche da Ugl, Confcommercio, Cna e Cia, la Confederazione italiana dell’agricoltura - ai parlamentari nel corso di un incontro nella sede della regione, in piazza Unione, a Pescara. Hanno risposto all’invito i deputati del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca; di Sinistra italiana, Gianni Melilla; e del Pd, Gianluca Fusilli, Vittoria D’Incecco e Antonio Castricone. Sul tavolo, anche l’istituzione di una zona franca, per quanto riguarda le aree più colpite, anche se il segretario generale della Cgil Abruzzo, Sandro Del Fattore (per la Cisl e Uil hanno preso parte all’incontro i segretari regionali Maurizio Spina e Roberto Campo), ha chiesto, «più che delle zone franche, delle zone economiche speciali». L’Ugl, invece, attraverso Armando Foschi, in rappresentanza del segretario, Gianna De Amicis, ha chiesto «un esame analitico sugli effetti del terremoto», ma ha posto anche l’accento «sull’emergenza mare e porto». Per Carmine Salce (Cna), «la zona franca non deve essere il modello vecchio, ma sia in modo tale da consentire alle aree colpite di fruire di agevolazioni fiscali e contributive. Solo così possiamo pensare a una piccola boccata d’ossigeno per le imprese». Per Riccardo Padovano, in rappresentanza di Confcommercio, è necessario che «si crei uno sportello unico regionale, dove si sappia cosa chiedere, come il rimborso Iva o tutto ciò che serve alle imprese». Secondo Carmine Masoni (Cia), «ci sono stati danni anche in Comuni attualmente non ricompresi nel cratere», mentre, sempre per quanto riguarda l’agricoltura, «c’è il rischio spopolamento». Richieste, queste, recepite dai parlamentari presenti, le quali ora verranno portate all’attenzione del governo, anche se Fusilli, relativamente alle «norme di fiscalità di vantaggio», ha precisato che potrebbero violare «il principio di concorrenza stabilito dall’Unione Europea». Per questo il deputato ha proposto «un tavolo di lavoro di sperimentazione».