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Pescara, 25/07/2024
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Data: 07/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
La scure Alitalia cala sul costo del lavoro: tagli per 180 milioni

ROMA Alitalia affila le armi per tagliare il costo del lavoro. L'obiettivo è ridurlo del 20-30%, ovvero di circa 120-180 milioni rispetto al totale complessivo che sfiora attualmente 600 milioni. Il pacchetto completo verrà svelato solo a fine mese ma l'azienda ha già fatto capire ai sindacati che la cura sarà da lacrime e sangue, come chiesto da Etihad e banche azioniste. Nessuno sconto quindi anche a costo di andare allo scontro frontale. Tra le richieste presentate ieri ai sindacati e considerate da quest'ultimi quasi provocatorie, c'è quella di affidare la pulizia delle toilette di bordo a hostess e steward, come già accade sui voli delle low cost. Non solo. Per il personale navigante l'azienda vuole trasformare gli scatti di anzianità da annuali a quinquennali ed eliminare tutta una serie di indennità di volo. Meno ferie poi nel periodo estivo e riduzione complessiva dei riposi annuali che dovrebbero passare da 120 a 96 per un massimo di 7 al mese contro gli attuali 10. Novità inoltre per i congedi parentali che dovrebbero essere modificati, con un aumento del preavviso da 5 a 25 giorni. Come accennato, al personale di cabina verrà chiesto di farsi carico di riordinare gli aerei al termine del volo, riassettando sedili, corridoi e toilette. In serata l'azienda ha da un lato ammesso che ci saranno nuove mansioni ma ha assicurato che le pulizie delle toilette saranno affidate a ditte specializzate.

PERSONALE DI TERRA Non andrà meglio al personale di terra. La compagnia guidata dall'amministratore delegato Cramer Ball vuole la massima flessibilità operativa. Lo scopo è avere il personale a disposizione in ogni settore: dall'accettazione alla pista, alla manutenzione. Dipendenti che, a parità di retribuzione, potranno e dovranno svolgere anche mansioni più alte rispetto a quelle abitualmente svolte. Anche per questa categoria si vorrebbe ridurre l'utilizzo dalle ferie nel periodo estivo e aumentare il preavviso per usufruire dei congedi parentali. Riguardo all'orario di lavoro, l'azienda vorrebbe poterlo distribuire in quattro giornate lavorative invece delle attuali cinque con turni di oltre otto ore. Sempre i sindacati riferiscono che è stato chiesto un contributo per la mensa e per le spese di parcheggio degli autoveicoli. Il calendario dei turni diventerebbe mensile e non più trimestrale come accade ora. Cancellato poi il cosiddetto tempo tuta (circa 10 minuti), a disposizione dei lavoratori. Tutte richieste che i sindacati hanno già giudicato «irricevibili». Visto che l'abbattimento delle retribuzioni avverrebbe attraverso la modifica di automatismi contrattuali.

LA UIL ATTACCA Durissima la posizione della Uiltrasporti. «Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo - dice al Messaggero il segretario Claudio Tarlazzi perché le richieste per il rinnovo del contratto nazionale sanno molto di provocazione e di ricatto irricevibile, tanto che c'è da chiederci se il tutto non sia finalizzato ad una strategia precostituita per andare dritti verso l'amministrazione straordinaria dell'azienda». Sulla stessa linea anche Cisl, Cgil e Anpac che chiedono al governo di intervenire.

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