Nuovo terremoto alla Tua dopo le dimissioni del presidente Luciano D'Amico. Sotto inchiesta è finito anche Michele Valentini, 57 anni, di Penne, direttore generale già dell'Arpa Spa ed ora nominato nel nuovo incarico dall'assemblea degli azionisti. Il neo direttore generale è un esperto di trasporto pubblico locale, potendo vantare un'esperienza ultraventennale in Arpa, come funzionario quadro con l'incarico di responsabile della sezione gare ed acquisti. Per un triennio, inoltre, ha diretto la sede dell'Aquila, ottenendo significativi risultati gestionali. Un curriculum di tutto rispetto, dunque, quello di Valentini, che ogni mattina, lo ha sottolineato anche lui in un'intervista, da Penne raggiunge Chieti per lavoro. Risulta però indagato nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Giulianova, coordinata dal comandante Toppetti. C'è un avviso di garanzia ma l'ipotesi di reato, che sarà oggi ufficializzata dal pubblico ministero della Procura di Teramo, Giovagnoni, titolare dell'indagine, non sarebbe una soltanto. Con lui sono indagati i titolari di quattro aziende di Giulianova e di un altro centro del Teramano, ovviamente per quanto riguarda gli appalti relativi alle forniture all'azienda di trasporti regionale. Il giro d'affari sarebbe addirittura di una cifra che si aggira sui trenta milioni di euro e va sottolineato che le società coinvolte farebbero capo ad un solo grande gruppo societario. Ed è proprio per questo che le indagini continuano e quelli che stanno venendo fuori sono soltanto i risultati della prima parte dell'inchiesta aperta dalla Procura teramana e condotta dalla Guardia di Finanza di Giulianova.
DOPO LE DIMISSIONI DI D'AMICO
Come detto, è questo il secondo terremoto che coinvolge la società di autolinee dopo le dimissioni di Luciano D'Amico rettore dell'Università di Teramo. L'incarico al vertice del Consiglio di Amministrazione prima di Arpa Spa, poi di Tua Spa dall'agosto 2014, nel tempo è stato oggetto di numerose verifiche da parte di diverse Autorità. Lo scorso mese di gennaio era stata completata l'ultima verifica in ordine cronologico, questa volta dell'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) che, nella propria delibera, pur riconoscendo per quanto di competenza l'assenza di cause di inconferibilità/incompatibilità del ruolo di presidente a D'Amico, ha tuttavia ravvisato possibili profili di incompatibilità, demandandone il relativo accertamento al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e all'università di Teramo. Ora bisognerà attendere gli sviluppi di quest'altra vicenda che potrebbero in parte essere resi noti già nella giornata odierna.