Oltre le attenzioni di facciata il nulla.
A denunciarlo, le Segreterie Provinciali e le RSA Aziendali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl che tornano a ribadire la necessità, non più rinviabile, di un percorso di fusione che porti Ama in Tua, la società unica dei trasporti abruzzesi. "Ama - scrivono - non ha alcuna possibilità di continuare a rendere il servizio per il quale è nata e vissuta, per mille ragioni sia economiche che normative; l’unica possibilità per la città di provare a risalire la china, sulla qualità del servizio, sull’efficienza dello stesso, sulla sua integrazione con quelli di media percorrenza è, e rimane, la fusione nell’azienda regionale TUA".
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Da tempo i sindacati sostengono tale necessità, e alcuni incontri con Regione e Comune si sono pure tenuti, "oggi però sembra che il tema non rientri nelle priorità del decisore pubblico; certo, tante emergenze vive il territorio ma proprio per questa ragione, al fine di aumentarne il potenziale attrattivo, è oggi più che mai necessario percorrere la strada della fusione al fine di guadagnare efficacia e qualità. I lavoratori hanno piena coscienza del percorso necessario ed in tal senso si sono espressi in un referendum aziendale dando mandato alle scriventi, con una percentuale di oltre il 90%, di porre in essere ogni azione utile a raggiungere l’obiettivo. E’ anacronistico ed antieconomico mantenere in vita un’azienda di piccole dimensioni, incapace di affrontare i necessari investimenti oltre che le gare previste dal legislatore. In altre realtà della nostra Regione tale necessità è stata compresa e colta dalla classe politica creando le basi della nascita di Tua, ci auguriamo non si voglia far perdere l’ennesima occasione alla città".