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Pescara, 24/07/2024
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Data: 11/02/2017
Testata giornalistica: Rassegna.it
Verso i referendum sul lavoro - La Cgil riporta il lavoro al centro. Da Aosta a Ragusa, mobilitazione nazionale in centinaia di città e piccoli centri d'Italia a sostegno del Sì ai due quesiti su voucher e appalti. Gazebo, banchetti, volantinaggi, assemblee, incontri. Camusso: "Abbiamo osato molto, ma dovevamo farlo"

Una giornata nazionale di mobilitazione per i referendum. La Cgil scende in strada sabato 11 febbraio in centinaia di città e piccoli centri, da Nord a Sud, per sostenere la campagna sui due quesiti referendari relativi all’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale in materia di appalti. Presidi, volantinaggi, assemblee aperte, una lista lunghissima d’iniziative con un momento unificante: alle ore 12 in punto, da ogni piazza si alzano in cielo migliaia di palloncini con gli slogan dei due referendum popolari per il lavoro. “Con la Carta dei diritti e i referendum sappiamo di aver osato molto, ma dovevamo farlo” ha detto nei giorni scorsi il segretario generale Cgil Susanna Camusso: “E abbiamo avuto un primo grande risultato: nel paese finalmente si ragiona di lavoro, delle sue frontiere possibili e impossibili. Abbiamo raccolto un bisogno forte e diffuso: quello di reagire a una situazione che non va bene”. I bisogni e le richieste di uguaglianza aumentano, ha aggiunto, ecco perché “si può conquistare il quorum e la fiducia di tutti quegli italiani che sentono di non star bene. Partiamo da noi: abbiamo una straordinaria platea di generosi militanti, affidiamoci alla loro capacità di fare la campagna per diritti e referendum”.

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