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Pescara, 24/07/2024
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Data: 12/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso i referendum sul lavoro - Voucher e appalti, «basta precari» Folla alla manifestazione della Cgil in piazza Sacro Cuore. Lancio di palloncini alla campagna per il sì ai due referendum. Emilia Di Nicola: «In città 500 lavoratoIi con meno garanzie e contributi, oltre a migliaia di giovani costretti all'incertezza» (l'articolo in pdf)

Quindicimila firme per ribadire il dissenso alla precarietà del lavoro che diventa sistema, alla mancanza di diritti paritari che cancella tutele e responsabilità. Sono tante le sottoscrizioni raccolte dalla Cgil regionale, che ieri mattina è scesa in piazza Sacro Cuore con una manifestazione a sostegno dei due referendum con i quali si chiede l'abrogazione dei voucher e delle norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti. Due storture, a giudizio del sindacato, che penalizzano i lavoratori e coloro che per un'occupazione sono costretti ad accettare condizioni sleali, lontane anni luce dalle garanzie previste dallo Statuto dei lavoratori. Delle firme raccolte, la maggior parte riguarda la provincia di Pescara, dove la disoccupazione la fa da padrone, come racconta la segretaria regionale della Confederazione, Emilia di Nicola: «Nella Asl del capoluogo adriatico sono circa 500 i lavoratori in appalto che non usufruiscono delle stesse garanzie e dello stesso trattamento contributivo. Per non parlare delle migliaia di giovani resi ancor più precari dai voucher. Il lavoro occasionale andrebbe invece regolarizzato attraverso strumenti contrattuali capaci di assicurare ai lavoratori una tutela contributiva, previdenziale ed assicurativa. E invece siamo di fronte a uno meccanismo che crea sommerso e precarizzazione del lavoro che va emendato al più presto». Come vanno emendate, a parere del sindacato, le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti: «Oggi - continua Di Nicola - ci troviamo di fronte a differenze di trattamento tra chi lavora nei diversi tipi di aziende che operano nel sistema degli appalti. Il caso della Asl di Pescara è solo uno dei tanti esempi. I quesiti referendari vogliono rimettere al centro della discussione il tema del lavoro, perché solo così possiamo cambiare il nostro paese».
A livello regionale la Cgil è impegnata nell'organizzazione di diverse manifestazioni a sostegno della campagna referendaria per il sì, a cominciare dall'assemblea generale degli iscritti, in programma a marzo, cui si affiancheranno riunioni nelle province e incontri porta a porta, «per far sentire la nostra vicinanza alle persone in difficoltà» aggiunge Luca Ondifero, della Filcams. All'iniziativa di ieri per la Cgil c'erano anche Alessandra Tersigni e Alessandra Di Simone. Un lancio di palloncini colorati ha portato un clima di festa.

APPELLO ALLA REGIONE Per la soluzione delle questioni legate al mondo del lavoro viene chiamata in causa anche l'amministrazione regionale. «Al presidente D'Alfonso - continua De Nicola - chiediamo di aprire una discussione sugli ammortizzatori sociali. Sono tante le categorie messe in ginocchio dagli eventi meteorologici che hanno interessato l'Abruzzo, tanti i lavoratori cui va dato un aiuto». Un tema del quale sono stati interessati i parlamentari abruzzesi, cui la Cgil chiede di presentare emendamenti per il sostegno al reddito all'interno del decreto sul terremoto. La tutela dei cittadini, sottolinea il sindacato, deve accompagnare tutto il percorso della vita. Senza dover ricorrere a referendum per ribadirne la centralità.

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