TERAMO Sembra un bollettino di guerra, non solo per il lungo elenco di strade provinciali chiuse, ma anche per le immagini. Quelle di una provincia crivellata.Le strade provinciali chiuse, o interrotte per un tratto, salgono a ventidue. Sono sei le ordinanze emesse fra venerdì sera e sabato. Fra queste c’è l’ordinanza di chiusura per la famigerata frana sulla Sp 365 nei pressi di Bisenti. Le immagini in cui parte della strada sprofonda per decine di metri in un burrone sono diventate virali. Ieri pomeriggio sul posto è arrivato il governatore Luciano D’Alfonso che ha fatto un sopralluogo con il sindaco Enzino De Febis e un tecnico comunale. Il governatore ha garantito lavori in somma urgenza e l’intervento del Genio civile e di quello militare. In effetti la chiusura di uno dei principali accessi al paese ha portato forti disagi. Sono circa 20 i chilometri in più che devono essere percorsi in alternativa. La scelta obbligata è quella di percorrere la strada comunale di località Acquaddosso e ricongiungersi con la Sp 34 che da Arsita arriva a Bisenti. L'altra strada che collega Bisenti a Castiglione costeggiando il Fino, è in gran parte coperta di alberi e fango, ma percorribile. A San Giorgio la Sp32 è franata in tre punti e i cittadini devono passare per Villa Degna di Penne e ricongiungersi con la 81 e arrivare quindi a Castiglione. Oltre 30 i chilometri, in questo caso. Alcuni abitanti, 11 famiglie per l'esattezza, sono rimaste isolate con frane sia a destra che a sinistra delle abitazioni. I punti franati sono gli stessi dell'alluvione del 2015 e i cittadini chiedono interventi duraturi e non soluzioni inefficaci. Martoriato anche il comune di Bellante: sono state chiuse tutta la Sp 13 di Ripattoni e anche tutta la Sp 12 di Collerenti. Chiuso anche l’intero tratto della Sp 16 di San Mauro, sempre a Bellante. La Provincia a Castelli ha dovuto chiudere parzialmente anche la Sp 37: la strada è percorribile a senso unico alternato e limitazione di peso fra l'abitato e la scuola d'arte. Flagellato dalle frane anche il Comune di Atri. La strada provinciale 79 di Capsano è percorribile a senso unico alternato fra Fosso Rio e la pedemontana verso Bisenti. La strada provinciale 30 di Treciminiere ha un senso unico alternato in prossimità di Villa Ferretti. Non a caso sono state evacuate 25 famiglie per frane e smottamenti ad Atri. Le forti piogge dei giorni scorsi hanno provocato una serie di cedimenti del terreno in varie zone costringendo la Protezione civile ed i vigili del fuoco ad allontanare dalle proprie case molte persone. Le zone più colpite dell’Atriano sono Casoli, contrada Cona, la zona adiacente all'ospedale, via Canala, Villa Ferretti. E così 25 famiglie, ieri mattina, hanno fatto in velocità i bagagli e sono state trasferitie all'hotel Felicioni a Pineto e all'hotel "La Lanterna" a Silvi. Ancora incerta la durata della loro permanenza che comunque potrebbe essere non di breve periodo. Di pari passo salgono i disagi alla viabilità. Sulla statale 553 che collega Silvi ad Atri tra la Cona e contrada Cavalieri si viaggia a senso unico di marcia a causa di smottamenti del terreno. Cedimenti anche sulla Atri-Treciminiere e a Silvi Paese dove è franata una parete di collina sotto alcune abitazioni in via San Rocco. Paura anche sulla provinciale 28 dove in alcuni punti la carreggiata si è aperta per 40 centimetri. Il primo cittadino di Atri Gabriele Astolfi chiede interventi urgenti: «La Provincia deve non solo monitorare il territorio ma deve provvedere a bonificare cunette e scoli dove l'acqua piovana ristagna da giorni e che se non sistemati potrebbero aggravare una situazione già molto compromessa».