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Data: 13/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac flop del piano straordinario di pulizia dei bus. Rifiuti lasciati sugli autobus

Non basta dire «pulitori», per usare le parole del sindaco Virginia Raggi, e fare dei bus dell'Atac dei mezzi in cui dentro non c'è neanche una carta sporca. Al contrario, sui pullman di Roma si trovano tanto i fazzoletti sporchi quanto i mozziconi delle sigarette e pure le bucce di banana. E' uno dei provvedimenti rivendicato dall'amministrazione grillina nel lungo elenco pubblicato su Facebook dei 91 atti messi a segno in questi primi otto mesi di governo.

L'OBIETTIVO Posizione intermedia in realtà - probabilmente perché la sequenza dei traguardi raggiunti segue un ordine cronologico di attuazione - ma al punto numero 19 spicca questo: «Servizi di pulizia straordinaria dei bus del trasporto pubblico locale». Più banalmente, la squadra della Raggi ha disposto dallo scorso 15 dicembre il servizio di pulizia all'interno delle vetture in sosta in tre capolinea (Anagnina, Laurentina e Clodio) provvedendo poi da gennaio a estendere il provvedimento anche ad altre stazioni come quella di Termini, Ponte Mammolo, piazza Venezia, piazza dell'Agricoltura, Cornelia e Lido Centro. L'obiettivo è abbastanza chiaro, rendere migliore per l'utenza (più di un milione di passeggeri ogni giorno) il servizio del trasporto pubblico locale. Il risultato, però, girando di capolinea in capolinea, tarda a mostrarsi. Sulla carta viene deciso di decentrare nelle stazioni di scambio, dalle 9.30 alle 15.30, un dipendente della MultiServizi affidandogli il compito - con strofinacci e scopa alla mano - di pulire i bus ogni volta che arrivano alla fermata e prima che il mezzo riparta.

PIT-STOP In sostanza, un pit-stop straordinario e aggiuntivo rispetto alla pulizia che - sempre sulla carta - viene effettuata sui mezzi nei depositi durante la notte. Se fosse la Formula 1, le Ferrari o le McLaren dopo quei pit stop perderebbero sicuramente una ruota perché il servizio funziona ma solo idealmente. I pulitori ci sono anche se in due casi su tre sono distratti e il servizio reso è tutt'altro che soddisfacente. Parola degli utenti e in un caso persino dall'inserviente. Al capolinea di Anagnina sono appena le 12.00 quando il 20 express arriva e si ferma. A bordo sale il pulitore della MultiServizi ma la zona che viene disinfettata si riduce al gabbiotto del guidatore. Succede anche sulle successive vetture. Un colpo di scopa tra il corridoio del mezzo e strofinacci e disinfettanti riservati al posto del guidatore. «Che vuole che facciamo in tre minuti?», domanda l'inserviente. «Il problema è che i mezzi escono già sporchi perché la pulizia notturna viene fatta in maniera alternata o si puliscono le vetture dispari o quelle pari poi magari, fai le prime ma il giorno dopo escono le seconde e noi in così poco tempo possiamo dare una solo una botta».

LE LAMENTELE E gli utenti continuano a lamentarsi, perché il provvedimento - definito da molti come uno spot - passa in sordina e senza troppo clamore. «Gli autobus sono sporchi fin dall'alba e di questo servizio - chiosano due pendolari, Adio Manetti e Domenico De Luca, nessuno se n'è accorto». Non va meglio al capolinea di Ponte Mammolo dove l'addetto alle pulizie sale su un bus impiega 30 secondo a pulirlo e riscende. Tra i sedili, dopo il suo passaggio, restano cartacce e bucce di banana. Mentre al capolinea Laurentina, l'inserviente della MultiServizi caccia via dai bus le carte con i piedi prima di appoggiarsi a una colonna per parlare al telefono.

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