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Data: 15/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Doppi turni, nuovi orari per gli scuolabus. L’assessore Cameli: «Siamo riusciti ad adeguarli, ripristinato anche il servizio pre e post lezione»

GIULIANOVA La chiusura di due scuole e la necessità di programmare lezioni pomeridiane ha messo a dura prova tutta la gestione dei servizi scolastici. «Abbiamo dovuto modificare le corse degli scuolabus e, dopo diverse riunioni con la ditta Gaspari, siamo riusciti a rimodulare gli orari per garantire il trasporto a tutti i bambini che ne hanno fatto richiesta all'inizio dell'anno», dice l'assessore alle politiche sociali Nausicaa Cameli, «adesso gli scuolabus per i bambini delle elementari che fanno lezioni pomeridiane partono alle 14 e abbiamo predisposto anche una navetta scuolabus per i bambini della scuola di Colleranesco che saranno trasportati gratuitamente verso la scuola De Amicis. Inoltre siamo riusciti a far ripartire anche il servizio pre e post scuola, pertanto chi è già iscritto può riprendere a fruirne e chi vuole iscriversi può farlo direttamente nell'ufficio scolastico del Comune. Sono tornate regolari anche tutte le attività didattiche pomeridiane». Riguardo alle critiche avanzate da alcuni genitori, non proprio contenti dei doppi turni a scuola, l'assessore Cameli dice: «Abbiamo fatto tutto il possibile per evitarlo e io personalmente ho contattato tutti gli enti presenti nel nostro comune per chiedere la disponibilità di spazi, ma nessuno aveva il numero di aule che ci servivano». Nel dibattito sulla sicurezza degli edifici si inserisce il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, che riporta al centro dell'attenzione l'ipotesi dell'ex tribunale da trasformare in sede di un polo scolastico, concentrando gli sforzi e le risorse in una sola direzione. «La sicurezza dei nostri figli non può certo essere risolta con un dispendioso quanto inutile intervento tampone sulla scuola Pagliaccetti», scrive Jwan Costantini, «infatti i risultati delle analisi di vulnerabilità sismica di recente resi noti dal Comune hanno evidenziato per il plesso un quadro di grave carenza prestazionale in termini di sismoresistenza globale. Secondo tecnici strutturisti che abbiamo consultato è del tutto impensabile che un edificio messo in questo modo possa avere i minimi requisiti per un intervento di adeguamento apprezzabile. Per i nostri consulenti tecnici invece l'ex tribunale è una struttura più giovane e ancora in uso fino a pochi anni fa, e secondo gli elaborati di progetto depositati presso il servizio ex Genio civile di Teramo, presenta un più elevato livello di sismo resistenza. È un'ipotesi che vale la pena approfondire con le indagini in situ come carotaggi e prove di carico», dice ancora Costantini, «se si vuole davvero trovare una soluzione definitiva al problema. Oggi è necessario pensare con lungimiranza, perché la sicurezza dei nostri figli è troppo importante per demandarla a provvedimenti tampone su scuole "rappezzate"»


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