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Data: 16/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Maltempo e terremoto già 50 milioni di danni

L'AQUILA Da 50 milioni di euro «a salire». E' questa la prima, parziale stima, dei danni indiretti causati dal mix maltempo-terremoto di gennaio. La ricognizione, in corso, andrà affinata e precisata, ma la base è questa: il range dovrebbe arrivare fino a 70 milioni. Il governatore Luciano D'Alfonso è al lavoro per cercare una giusta copertura normativa tra «il decreto legge uscito, l'ordinanza della Presidenza del Consiglio che sta per uscire che disciplinerà la quantificazione dei danni e la delibera del governo del 20 gennaio per l'emergenza maltempo». «Sto cercando di trovare un pertugio dice il presidente per inserire anche la quantificazione dei danni indiretti. Una quantificazione crescente, progressiva, in maniera tale da trovare copertura per i danni diretti e un riferimento normativo per quelli indiretti. Una strada si è aperta: è quella dell'ordinanza che, a giorni, darà incarico al presidente della Regione di quantificare i danni, anche quelli indiretti.

IL PIANO Un'operazione complessa, perché tanti saranno coloro che tenteranno di accedere, ma bisognerà necessariamente dare una limitata». «L'idea che ho ha aggiunto D'Alfonso ascoltando categorie e rappresentanti del turismo, ma anche quelli delle piccole attività economiche, parliamo di un numero che parte da cinquanta milioni di euro a salire. Lavoriamo per determinare la consapevolezza degli organi di governo la diffusività del danno intenso causato dal maltempo che, sostanzialmente, si accomuna con l'esperienza distruttiva del terremoto, soprattutto sul piano della paura, principale nemico dell'economia». Proprio ieri D'Alfonso ha ricevuto dal capo del Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio la proposta di intesa sull'ordinanza. Nel provvedimento confezionato ad hoc per l'Abruzzo è previsto che il presidente della Regione assuma la qualifica di Commissario delegato a tutte le operazioni di accertamento e risarcimento dei danni diretti da quantificare nelle aree fuori cratere. L'articolo 4 prevede che il Commissario effettui la ricognizione dei danni riportati dal patrimonio pubblico, privato e dalle attività economiche e produttive. L'articolo 5 enuncia le modalità di ricognizione e la scala di priorità degli interventi per quel che concerne il patrimonio pubblico. Gli articoli 6 e 7 disciplinano le modalità di ricognizione degli interventi sul patrimonio privato e sulle attività economiche e produttive. All'articolo 8 sono elencate le procedure per la ricognizione del fabbisogno e nell'articolo 9 vengono precisate le disposizioni finanziarie.

L'INTERESSE «E' la prima volta che un'ordinanza di interesse nazionale viene concepita appositamente per l'Abruzzo ha commentato D'Alfonso ed è la prima volta che un presidente di Regione viene incaricato di quantificare i danni diretti al patrimonio privato, ovviamente seguendo procedure ben specificate. Per quanto riguarda i danni indiretti, stiamo lottando per farli inserire nelle procedure di ricognizione».

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