TERAMO Passata l'emergenza maltempo si contano i danni e partono i primi interventi di ripristino. Dopo settimane in cui l'attenzione è stata tutta concentrata sulle criticità immediate, il Comune ieri ha avviato il calcolo delle spese necessarie per sistemare aree e strade dissestate dalle frane successive all'epocale nevicata di metà gennaio. In base una stima iniziale ci vorranno almeno due milioni e mezzo di euro per mettere in sicurezza strutture e terreni colpiti dall'ondata di maltempo. «Si tratta di una valutazione molto superficiale, che interessa i danni più evidenti», avverte l'assessore alla protezione civile Franco Fracassa, «che di sicuro sarà suscettibile di aggiornamenti nei prossimi giorni, quando completeremo la ricognizione sul territorio». Neve e piogge delle ultime settimane hanno assestato un duro colpo anche al patrimonio immobiliare dell'ente. Oltre all'asilo nido “Pollicino”, che comunque rientra nel capitolo dei problemi riguardanti le scuole, infiltrazioni d'acqua sono penetrate lungo le pareti dell'Ipogeo in piazza Garibaldi, dello spazio espositivo di via Torre Bruciata e anche di un'ala dell'ex Parco della scienza. I danni maggiori, comunque, restano quelli creati dalle frane che hanno compromesso la viabilità in diverse zone. «Il miglioramento delle condizioni meteo ci permette d'intervenire subito nei punti dov'è possibile rimuovere rapidamente i detriti e liberare le strade», spiega l'assessore alla mobilità Mario Cozzi, «ma abbiamo anche iniziato a pianificare la sistemazione delle aree che richiedono opere più impegnative». A richiedere l'impegno più consistente è sempre la frana della collina di Mezzanotte – che ha coinvolto anche il Lotto zero – dove il Comune resta al lavoro per tenere aperto il collegamento tra le abitazioni della contrada e la città. In attesa della risposta del Genio militare sul consolidamento del ponte lungo il percorso che dalla collina sbuca nei pressi del deposito Tua alla Cona, Fracassa ha messo in campo una soluzione alternativa per far arrivare rifornimenti alle aziende agricole della zona che hanno bisogno di foraggi per gli animali e di consegnare il latte appena munto. «Abbiamo chiesto al genio civile la disponibilità a realizzare un guado», fa sapere l'assessore Cozzi, «che potrebbe essere utilizzato per il transito dei camion nel caso in cui non si possa intervenire sul ponte». L'amministrazione ha anche fatto partire lavori di sistemazione degli asfalti in varie strade rovinate da neve, ghiaccio e pioggia. A una squadra composta da otto addetti è stato affidato il compito di coprire le buche lungo le strade secondarie. Per la riparazione delle lesioni più vistose che interessano soprattutto le vie principali è stata incaricata una ditta specializzata. «Sono sempre interventi destinati a tamponare l'emergenza», precisa Cozzi, «poi ci vorranno comunque lavori più corposi per risolvere i problemi di manutenzione della rete viaria danneggiata dall'ondata di maltempo»