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Data: 19/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Tutti a Roma contro il decreto Gentiloni». Brucchi presenta a Errani progetti per i poli scolastici

«Tutti a Roma per la manifestazione contro il decreto legge post sisma che non dà le risposte necessarie affinché questo territorio possa risollevarsi». Il sindaco Maurizio Brucchi dalla sua pagina di Facebook lancia la chiamata alle armi, per la manifestazione che sui terrà il 2 marzo a Roma. «Faremo dei pullman annuncia il sindaco nei prossimi giorni daremo tutte le informazioni necessarie. E' importante che tutti i cittadini che vogliano far sentire la propria voce partecipino». E sono tanti gli esponenti politici, in primis il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Gatti, che raccolgono l'invito del sindaco e lo rilanciano sulle loro pagine Facebook, compreso l'ex assessore Rudy Di Stefano, ormai in netto contrasto con l'attuale maggioranza guidata da Brucchi, ma in accordo con le motivazioni della protesta. «Il Decreto Gentiloni umilia la nostra Regione ed in particolare la Provincia di Teramo. Un territorio già gravemente colpito dalle calamità, che ora deve fare i conti con un Governo irresponsabile. Ora dobbiamo essere uniti e manifestare insieme il nostro dissenso», afferma Di Stefano. Saranno presenti anche i rappresentanti del mondo produttivo, che incontreranno Brucchi martedì 21 nell'aula 10 di Giurisprudenza per chiedere di inserire anche le loro istanze negli emendamenti che verranno proposti. Intanto si attende l'ufficializzazione del nome scelto dalla Regione come direttore dell'ufficio territoriale per la ricostruzione, che sarà ubicato al Parco della scienza: si tratta di Marcello D'Alberto, responsabile dell'area tecnica del Comune di Pineto, che ha avuto la meglio su un altro nome gettonato: quello del giornalista economico Stefano Cianciotta. Ci saranno anche due vice e impiegati tecnici di supporto. L'ufficio avrà molto lavoro da svolgere: solo nella settimana appena conclusa sono stati sgomberati 85 nuclei familiari, 21 solo nella giornata di ieri nelle zone di Piano della Lenta, Villa Tordinia e Frondarola.

Tre progetti per altrettanti poli scolastici. Sono quelli che verranno presentati dal sindaco Maurizio Brucchi al Commissario alla Ricostruzione Vasco Errani martedì a Roma. Per la prima volta Brucchi detta anche le tempistiche per la realizzazione del primo progetto, quello per il polo allo stadio di Piano D'Accio, che ospiterà 850 studenti. «Sarà pronto entro l'inizio del nuovo anno scolastico», quindi a settembre. Per il secondo, quello nell'area della D'Alessandro, si dovrà invece attendere la fine del 2017 o i primi mesi del 2018. «Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, nella riunione con i sindaci, ci ha ribadito che dopo il polo scolastico di Isola del Gran Sasso e quello di Crognaleto verrà finanziato anche il nostro». Il terzo progetto, quello di cui finora si è parlato meno, è relativo ad un Polo scolastico nella zona del vecchio stadio, ed è quello che prevede la tempistica più lunga. Intanto il sindaco fa sapere che sempre martedì durante la sua trasferta romana sarà sentito anche alla Commissione Ambiente della Camera per relazionare sui danni avuti nel teramano dal black out.
PARTONO I CAROTAGGI
Proseguono anche le verifiche strutturali sulle scuole. «La prossima settimana annuncia Brucchi inizieranno anche i carotaggi sulle strutture in cemento armato, in questo modo avremo un quadro completo e sapremo quali plessi potranno rimanere aperti e quali dovranno chiudere». I tre poli, pensati per servire la parte più periferica della città (Piano D'Accio), la zona più intermedia (D'Alessandro) e l'area centrale (vecchio stadio) da soli non potranno certo contenere tutta la popolazione studentesca, quindi sarà necessario fare delle scelte. Brucchi ha inoltre confermato la riapertura della Noè Lucidi per domani, resterà invece chiuso il nido Pinocchio: i bambini restano ospitati nel plesso di via Diaz.
BIVACCHI E DEGRADO
Mentre si discute di poli e nuove strutture, c'è anche l'altra faccia della medaglia, quella dei plessi, come la San Giuseppe, che sono chiusi ormai da mesi e che restano nel degrado. L'atrio della scuola è pieno di cartacce, cicche di sigarette e bottiglie vuote, sporco e con segni di un recente bivacco, così come appare abbandonata anche l'altra scuola chiusa definitivamente dopo il sisma, la Savini. Una situazione che ha inciso anche sul commercio cittadino, con la chiusura di due attività commerciali che si trovavano a ridosso delle due scuole. Il Comune dovrà quindi decidere cosa fare delle scuole dismesse: tra le ipotesi al vaglio, ancora tutte da decidere, per il terzo polo, c'è anche quella di riutilizzare lo storico plesso della San Giuseppe, che però dovrà essere adeguata simicamente.
RACCOLTA FIRME
Il Movimento cinque stelle ha dato il via ad una raccolta firme per la convocazione di una Commissione comunale controllo e vigilanza sul caso scuole, per far chiarezza su cosa è stato fatto fino ad oggi, le risorse spese e i risultati ottenuti, visto che, anche a detta del Comitato genitori, manca una comunicazione trasparente. Il consigliere penta stellato Fabio Berardini chiede che il Comune si rifiuti di pagare un affitto al concessionario dei locali sotto lo stadio di Piano d'Accio.«Quei locali vanno messi a disposizione in maniera gratuita, non è possibile che il privato possa lucrare anche in una situazione di emergenza come questa», afferma il consigliere.

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