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Pescara, 24/07/2024
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Data: 19/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dalla parte degli ultimi - «Poveri in aumento, servono risorse». Paolo Castellucci, segretario provinciale Spi Cgil, guida la rivolta dei sindacati contro l'amministrazione comunale (l'articolo in pdf)

«Aumentano le entrate, si riducono le risorse per attività ed interventi destinati alla popolazione più fragile: questa scelta è in totale contraddizione con i bisogni rilevati dallo stesso profilo sociale della città di Pescara». Con questa premessa Paolo Castellucci, segretario provinciale Spi Cgil, guida la rivolta dei sindacati contro l'amministrazione comunale «affinché vengano ripristinate in bilancio le risorse tagliate overo azzerate nei capitoli di spesa del sociale». Chiedono lo stanziamento 600mila euro più altri 300mila, i sindacati, e lo ribadiranno nel faccia a faccia di martedì mattina in sala giunta a Palazzo di città con il sindaco Marco Alessandrini e l'assessore alle Politiche sociali, Antonella Allegrino. Assente giustificato il delegato al bilancio, Giuliano Diodati, che tuttavia da tempo ha aperto un canale di confronto con i sindacati.
Castellucci sarà affiancato dalla segretaria provinciale Cgil Emilia Di Nicola, da Rosa Toritto della confederazione Uil e da Tania Spacca della Uil Pensionati, ci saranno anche Gianni Orsini dello Spi Uil e Umberto Coccia della Cisl. «Sappiamo bene che la maggioranza ha approvato solo un bilancio tecnico e che, anche su pressing dell'opposizione, si è impegnata a ripristinare risorse nei capitoli del sociale alla prima variazione di bilancio - ha spiegato Castellucci -, ma abbiamo voluto comunque organizzare un presidio sotto il Comune, alle 10 dello stesso giorno dell'incontro in sala giunta, perché le emergenze sociali sono sempre più drammatiche e noi non ci fidiamo più di nessuno. Il profilo sociale non si regge più, abbiamo evidenziato mancanza di servizi, conosciamo situazioni di povertà estrema e mancano risorse per l'assistenza ai non autosufficienti, ed ancora le mense dei poveri e il pronto intervento sociale. Gli stessi nostri amministratori confermano che il tessuto sociale è deteriorato, da qui l'esigenza di sedersi al tavolo per ottenere garanzie» conclude il segretario dello Spi Cgil.
«I SOLDI CI SONO»Appello e richieste che, dicono gli assessori Allegrino e Diodati, l'amministrazione comunale farà del tutto per assicurare. «I soldi per le attività ordinarie ovvero verranno rimessi dove servono, se così non fosse sarei la prima a fare la rivoluzione - dichiara Allegrino -. Capisco che i sindacati debbano mandare segnali alla base, ma noi dedichiamo al sociale la massima attenzione: mensa dei poveri e i progetti approvati che prevedono un cofinanziamento del Comune vanno portati avanti, come ribadito in commissione finanze da tutte le forze politiche» prosegue l'assessore, che però cita cifre lontane dalle aspettative dei sindacati: «Ho chiesto 300mila euro, vedremo su quali basi ragionare per assicurare le voci più importanti». Dall'assessore Diodati parole confortanti: «Ho già parlato con Coccia, i soldi ci sono ed entro marzo procederemo all'assestamento di bilancio - spiega -. Riconfermeremo le somme dell'anno scorso ma prevediamo un risparmio sui minori grazie al progetto dell'affido: contiamo di darne una trentina in affidamento a famiglie anziché in istituto e questo, oltre ad assicurare loro un clima che auspichiamo più sereno, ci consente un buon risparmio».

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