SULMONA Se non arriverà la proroga di un anno alla chiusura della Polfer ci sarà una manifestazione di protesta a Roma. Si è concluso con questo impegno il sit-in organizzato ieri alla stazione sulmonese dal Coisp. Il sindacato di polizia è tornato a rivendicare la necessità di mantenere aperto il presidio, che garantisce la sicurezza ai 300mila passeggeri annui che transitano alla stazione. «Una proroga di almeno un anno, altrimenti si va manifestare a Roma», ha detto la senatrice Paola Pelino. «Non si può risparmiare sulla sicurezza. Proprio di recente ho incontrato il ministro dell’Interno per sollecitare una soluzione. Se non arriverà, l’unico modo è quello di organizzare una manifestazione». «Dobbiamo essere uniti in questa vertenza», è intervenuta il sindaco Annamaria Casini. «Serve l’apporto di tutti per cominciare a prevenire i problemi e non per rincorrerli». La manifestazione ha visto l’adesione, tra gli altri, degli alpini, delle guardie zoofile, del comitato “Sulmona, stazione di Sulmona”, della Uil, di Sovranità, del coordinamento Mo’ Bast. Hanno partecipato anche il presidente del consiglio comunale Katia Di Marzio, i consiglieri Roberta Salvati, Elisabetta Bianchi, Bruno Di Masci, il vicesindaco di Bugnara Domenico Taglieri e altri esponenti politici e istituzionali. «Noi il nostro lavoro lo abbiamo fatto», ha detto Santino Li Calzi, della segreteria provinciale Coisp. «I due agenti in servizio qui saranno dirottati alla Stradale o al commissariato. Però ne facciamo una questione di sicurezza per i cittadini. Per questo siamo pronti a presentare un esposto alla Procura». La questione sicurezza è stata rilanciata dal vicesegretario regionale della Uil-Pa Mauro Nardella, che ha ricordato il potenziamento del carcere e l’arrivo di 700 detenuti. Durante il sit-in, Kristian Serafini della segreteria provinciale del Coisp ha avviato la raccolta firme che è proseguita in piazza del Carmine. A sostegno della protesta anche la senatrice Stefania Pezzopane, secondo la quale questa è «una sacrosanta e giusta battaglia». «Ho parlato in settimana sia con il ministro Minniti che con il sottosegretario Bubbico, per sollecitarli a una maggiore attenzione e a prevedere una ulteriore proroga. Non intendo indietreggiare di un solo passo dalle mie precedenti posizioni».