Un ordigno bellico della seconda guerra mondiale è stato rinvenuto lungo la ferrovia Avezzano-Roma, nei pressi della stazione ferroviaria di Scurcola Marsicana. E' stata una squadra di operai addetti alla pulizia della strada ferrata a scoprire la bomba inesplosa. Mentre scavavano il terreno per tirare fuori una radice che di fatto avrebbe potuto creare problemi alla ferrovia è spuntato un grosso oggetto di metallo che ha subito fatto pensare a qualcosa di strano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno fatto isolare la zona in attesa che l'ordigno venga in attesa dell'arrivo degli artificieri che dovranno portare via e far brillare la bomba. Il ritrovamento è avvenuto , ieri mattina, durante gli interventi di messa in sicurezza della linea ferroviaria Roma Pescara. In questi giorni, infatti, sono in corso lavori che prevedono il taglio dei rami e delle radici che potrebbero causare danni alle rotaie o creare problemi alla circolazione. Questa mattina, durante i lavori, gli operatori hanno visto spuntare dal terreno un grosso oggetto di metallo. Secondo i primi accertamenti si tratterebbe di un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale. La bomba inesplosa, forse un proiettile di mortaio da 120 millimetri di calibro e lunga una quarantina di centimetri, si trovava a pochi metri dalle rotaie e stranamente non era stato mai notato.
Intanto sempre sulla tratta in questione, Daniele Luciani, con una nota inviata a Il Messaggero, comunica che è a rischio soppressione. Buongiorno a tutti- precisa- di solito quando gira una vocina vuol dire che nelle stanze segrete si è' già' messo a punto il problema, e lo si vuole far sapere ai poveri pendolari disgraziati in via ufficiosa. Ma il grosso e' stato già' deciso. Ebbene la voce che gira e' che la Regione Lazio, taglierà' il 50/65% dei treni verso l'Abruzzo, con scalo a Mandela e poi proseguimento con bus alternativi o FS, verso l'Abruzzo stesso. Che dire, dopo tutte le promesse fatte di treni veloci e collegamenti stellari verso la capitale. È' una vergogna che si giochi in questo modo squallido sulla pelle dei pendolari. Con la carenza di lavoro e di alternative varie in loco, si taglia sempre sulla pelle dei pendolari e dei disagiati come noi.