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Pescara, 25/11/2024
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Data: 20/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Diecimila multati pronti ai ricorsi. Adiconsum: il Comune annulli. Montesilvano, tante proteste all’associazione per il semaforo trappola di corso Umberto-via Adige. II presidente Corraro: «Non bisogna arrivare al tribunale, l’amministrazione può rimediare»

MONTESILVANO Negli ultimi 15 giorni dice di aver ricevuto più di 50 telefonate per le multe al semaforo di corso Umberto-via Adige che in tre mesi hanno raggiunto quota diecimila. Unna insurrezione, come racconta Alberto Corraro, presidente dell’Adiconsum: «Persone che non avevano mai preso una multa prima, o che erano passate prima che scattasse il rosso, ci hanno chiesto una mano per fare ricorso o costituirsi in comitato.Ma non è una cosa da risolvere nei tribunali. Piuttosto, c’è un solo modo per uscire da questa empasse: se ci sono errori», spiega Corraro, «la pubblica amministrazione ha il potere di annullare le multe con l’istituto dell’autotutela. È uno strumento che consente all’amministrazione di rimediare ai propri errori dietro richiesta del cittadino. A patto di dimostrare che la multa è viziata». Ma è proprio questo il punto: il sistema Photored con le telecamere a infrarossi che immortalano la targa di chi commette l’infrazione, oltre ad avere il giallo tarato su soli 4 secondi e mezzo, fotografa infrazioni riconosciute sì dal codice della strada, ma che nella prassi, nel resto del territorio cittadino, non vengono multate. Tipo invadere da fermi la linea di mezzeria o quella dello stop sotto al semaforo rosso, o il cambio di corsia alla ripartenza col verde. Le infrazioni che hanno mandato in bestia gran parte dei diecimila multati. «La pubblica amministrazione deve semplificare la vita dei cittadini, deve stare dalla loro parte dei cittadini con la prevenzione, non con le trappole, come i topi. I cittadini», rimarca il presidente dell’Adiconsum, «non sono topi che finiscono in questo meccanismo, perché questo è quello che ha fatto il Comune di Montesilvano. E fermo restando che le regole vanno rispettate e che chi passa con il rosso deve pagare la multa», conclude Corraro, «la pubblica amministrazione deve utilizzare il dialogo con il cittadino, non chiudersi e aspettare l'attacco. Nel conflitto tutti perdono, nasceranno ricorsi su ricorsi e nessuno vincerà».

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