«Sulla filovia di Pescara la Regione ha chiesto uno stop al progetto che a suo tempo sono stato proprio io ad avviare. Va bene una pausa di riflessione, ma dico che o si fa tutto o niente: realizzare solo il primo lotto da Montesilvano a Pescara non avrebbe senso, si deve arrivare alla Pineta e all'aeroporto». Va dritto al punto Tullio Tonelli, 74 anni, nominato ieri presidente di Tua, società unica dei trasporti abruzzesi che vede nel cda anche Guido Dezio e Gianni Di Vito.
La sua figura corrisponde al cento per cento all'identikit disegnato dal governatore Luciano D'Alfonso («individueremo una persona di riconosciuta capacità ed esperienza nel settore» aveva detto): la scelta non poteva che cadere su chi, come lui, ha trascorso un'intera vita professionale in Gtm. Una sostituzione obbligata, quella del presidente, per la riconosciuta incompatibilità di Luciano D'Amico nella doppia veste di presidente Tua e di rettore o meglio docente dell'ateneo teramano. Neppure l'assunzione dell'incarico a titolo gratuito alla guida di Tua ha messo D'Amico al riparo dalla legge che non ammette doppi ruoli. Il professore-presidente non ha esitato, tra le due opzioni, a mantenere la poltrona universitaria.
IL RITORNO
Tonelli ha appreso domenica dell'investitura e già ieri mattina si è recato nella sede di Tua per un primo contatto. Per lui è stato come fare un viaggio all'indietro nel tempo: «Le prime impressioni sono state positive - ha detto Tonelli al Messaggero -. Ritrovarmi qui mi ha procurato una certa emozione perché ho trascorso 44 anni in Gtm, diciotto dei quali da direttore. In questo fabbricato che ospita la sede dell'azienda sono stato dal primo ottobre 1986 al 30 settembre 2006, facile comprendere le mie sensazioni nel rimetterci piede da presidente». Tonelli conosce bene la Gtm ma in passato ha avuto a che fare anche con le altre due aziende confluite sotto il marchio Tua: tra il 1989 e il 1990 ha lavorato al risanamento del bilancio della Sangritana e nel 1979 ha redatto il piano operativo dell'Arpa. Tonelli manterrà anche la presidenza di Pescara Energia, società partecipata del Comune di Pescara, «un'esperienza stimolante che intendo proseguire: va portato avanti il progetto del bacino unico provinciale che ho seguito in prima persona. La mia attività prevalente sarà comunque all'interno di Tua».
Il primo approccio, ieri, è stato con le carte in un'azienda diventata sintesi di tre diverse realtà, ognuna con il proprio bagaglio di eccellenze, di problemi e di sofferenze. Tra le priorità la lotta all'evasione, per la quale Tonelli si avvarrà della preziosa collaborazione dell'ex questore Paolo Passamonti. «La sua professionalità ci consentirà di aggredire il problema ancora con più decisione» ha commentato il neo persidente. Ed ancora: «Posso dichiarare pubblicamente che chi mi ha preceduto ha lavorato benissimo. L'ex presidente Luciano D'Amico ha condotto Tua con grande capacità e ha lasciato in eredità risultati straordinari - ha detto Tonelli -. In questo inizio mi ero preparato ad affrontare qualche criticità ed invece D'Amico è stato più che bravo nello svolgere il proprio compito alla guida dell'azienda. Ha seguito la strada giusta e cercherò di imitarlo, portando avanti l'attività nel segno della continuità con il suo operato». La domanda che più di altre attende risposta, e qui torniamo al punto di partenza, è sul futuro della filovia o metropolitana di superficie, come la definisce l'assessore comunale alla mobilità, Stefano Civitarese. Domanda che tiene in ansia soprattutto il comitato strada parco e Mario Sorgentone, secondo cui «la nomina di Tonelli a presidente di Tua mette una pietra tombale sulle speranze di quanti attendevano ancora con tenace, ma immotivata fiducia, l'impegno solenne del presidente D'Alfonso a sospendere la filovia sulla strada parco anche al 92° minuto».
FILOVIA RINVIATA
«Il progetto originario riguardava un sistema tradizionale di trasporto sulla rotta Montesilvano - Pescara- Francavilla, poi ho bloccato tutto per conoscere a fondo i sistemi innovativi e su questi ultimi - ha raccontato Tonelli - ho portato avanti il bando per la gara europea. Eravamo nel '96 e ci sono voluti dieci anni per l'aggiudicazione da parte della commissione che ho presieduto. Oggi dico che la filovia ha senso solo se si realizzeranno tutti e tre i lotti. Il sistema elettrico presenta tanti elementi negativi e costi alti, quello con pali e fili si conferma ancora oggi il più elastico come soluzione. Ma al momento è tutto in stand-by».