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Data: 21/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Marcia su Roma, l’obiettivo è riempire 60 pullman. Già chiesta l’autorizzazione per occupare piazza Montecitorio, intanto Brucchi è atteso da una doppia audizione in commissione Ambiente per illustrare i danni di sisma e neve

TERAMO La macchina organizzativa si è già messa in moto. Per la grande manifestazione di protesta a Roma contro il decreto del governo sull'emergenza in Abruzzo l'obiettivo è far partire dal Teramano circa tremila persone su 60 pullman: almeno uno per ogni comune della provincia, più dieci prenotati dal capoluogo. Nella mattinata di giovedì 2 marzo, dunque, piazza Montecitorio sarà lo scenario di una mobilitazione di massa che punta a ottenere misure più sostanziose a sostegno del territorio colpito dalla doppia emergenza di terremoto e maltempo. Saranno i cittadini, con i sindaci in testa, a fare pressione su parlamento e governo per la modifica di un provvedimento ritenuto troppo leggero, ai limiti dell'inconsistenza, per rimettere in piedi una comunità messa in ginocchio dalle calamità naturali. «Abbiamo già chiesto alla questura di Roma l'autorizzazione per occupare piazza Montecitorio», spiega il sindaco Maurizio Brucchi, «e nei prossimi giorni daremo i riferimenti per l'adesione all'iniziativa». La manifestazione sarà preceduta da due giorni intensi di attività romana del primo cittadino. Oggi Brucchi sarà nella capitale per presentare all'ufficio del commissario alla ricostruzione Vasco Errani i progetti per le nuove scuole a Piano d'Accio, nei pressi della D'Alessandro e nell'area del vecchio stadio. Subito dopo il sindaco sarà ascoltato dalla commissione Ambiente della Camera per i danni provocati dal maltempo e il giorno dopo sarà di nuovo di fronte allo stesso organismo, competente anche sulla Protezione civile, per illustrare ai deputati la situazione drammatica provocata dai ripetuti sciami sismici degli ultimi mesi. Il primo cittadino coglierà queste occasioni per anticipare i motivi della manifestazione di piazza programmata per metà della settimana prossima. Presenterà i contenuti di un documento già sottoscritto dai sindaci, in cui si sollecitano sgravi fiscali e contributivi più corposi e maggiori risorse per la riparazione dei danni, oltre alle risultanze della riunione che terrà nel tardo pomeriggio di oggi all'università con i rappresentanti di ordini professionali e associazioni di categoria, dirigenti scolastici ed esponenti dei settori produttivi. «Per i danni causati dall'ondata di maltempo è imminente la pubblicazione di un'ordinanza da parte del governo», annuncia il primo cittadino teramano, «ma questo non fermerà la manifestazione». Sia il nuovo provvedimento che le due audizioni consecutive alla Camera, le cui finalità sono consultive, a detta di Brucchi non modificheranno nella sostanza le prospettive dettate dal decreto finito sotto tiro. «In commissione esporrò le ragioni del nostro territorio», precisa Brucchi, «rappresenterò le difficoltà in cui ci troviamo, la necessità d'indennizzare i danni diretti e quelli indiretti, oltre che finanziare investimenti per evitare nuove situazioni emergenziali, ma a noi servono risposte concrete e non solo impegni o sostegni morali». Per questo, dunque, la grande manifestazione si farà qualunque sia l'esito della due giorni di incontri romani. Se le risposte attese non arriveranno neppure dopo l'occupazione di piazza Montecitorio, la protesta si alzerà di livello.

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