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Pescara, 24/07/2024
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Data: 21/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Semaforo con trappola. Ora il Comune raddoppia. Dopo via Adige telecamere anche in via Marinelli. Cozzi: è solo per la sicurezza. E la pagina web per visionare le immagini delle infrazioni è fuori uso

MONTESILVANO «Tutto ciò che può servire ad incrementare la sicurezza della città, in termini di videosorveglianza, sarà fatto». L’assessore ai Lavori pubblici Valter Cozzi prende così la rincorsa per annunciare quanto già anticipato al Centro dal presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Orsini. E cioè che il Comune installerà altri semafori a raggi infrarossi come quello di corso Umberto (angolo via Adige)che con la valanga di multe in arrivo in questi giorni sta facendo impazzire mezza città. «Che li mettiamo è sicuro, verosimile pure che uno degli incroci potrebbe essere quello di via Marinelli», afferma l’assessore, «ma gli incroci non li scegliamo noi. È una valutazione che fanno i vigili urbani in base ai flussi di traffico, alla pericolosità e agli incidenti». Una comunicazione, questa dell’assessore, che sicuramente non farà piacere ai tanti (diecimila aveva detto Orsini, settemila dice Cozzi) colti in fallo nei primi tre mesi di attivazione del semaforo, ma che l’assessore giustifica ricordando che «grazie alle telecamere abbiamo preso ladri e rintracciato investitori. Le metteremo ai semafori ma anche dietro la pineta per un’azione antiprostituzione». Quanto ai semafori con le telecamere a raggi infrarossi, ancora Cozzi rimarca: «Attraversare un incrocio con il semaforo rosso non è una semplice violazione del codice della strada. È una mancanza di rispetto per la propria vita e per quella degli altri. La nostra amministrazione ha voluto adottare il sistema del photored, per tutelare soprattutto la sicurezza delle persone. Il luogo scelto è un punto nevralgico per la viabilità cittadina». E replicando alle critiche di quanti hanno accusato il Comune di voler fare solo cassa perché l’incrocio corso Umberto-via Adige non sarebbe tra i più pericolosi della città, Cozzi sostiene: «Quell’incrocio, a causa della mancanza di attenzione e di disciplina di moltissimi automobilisti, è molto spesso stato teatro di incidenti, anche particolarmente gravi. E comunque non è che la multa scatta sulle immagini registrate, che invece vengono estrapolate e visionate dalla Polizia locale. C’è una valutazione da parte dei nostri operatori, si arriva alle sanzioni nei casi più evidenti e pericolosi e nel pieno rispetto delle norme. E comunque», aggiunge, «su settemila sanzioni notificate finora solo lo 0,14 per cento ha presentato ricorso. La maggior parte di coloro che visionano, al nostro Comando, le immagini, non solo pagano immediatamente la multa, riconoscendo l’errore, ma arrivano anche a scusarsi per la gravità della loro condotta». C’è però il caso di chi, non potendo andare direttamente al Comando per motivi di lavoro o per evitare di passare la mattinata in coda, ha provato a visionare il verbale e la documentazione dell’infrazione attraverso la pagina web indicata sullo stesso verbale di contestazione (http://verbali.comune.montesilvano.pe.it:8181). Ma senza riuscire ad entrarci. Motivo per cui ha pagato direttamente la multa di 43,20 euro fidandosi del verbale. Che non gli contesta di essere passato con il rosso, ma «di non aver osservato gli obblighi imposti dalla segnaletica orizzontale». E lui ha chiamato Striscia la notizia. «Ho preso due multe in dieci giorni», dice invece R.M. «di colpo mi sono scoperto il primo dei criminali. Ho provato ad andare sul sito del Comune per vedere che cosa mai avessi combinato e non si apre». «È vero», ammette Cozzi, «ma stiamo potenziando il server, congestionato in questi giorni dai tanti che vogliono verificare le loro posizioni».

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