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Pescara, 24/07/2024
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Data: 22/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Protesta in piazza per il sociale. Il Comune rimedia

PESCARA L'impegno del sindaco Marco Alessandrini a coprire i tagli al sociale con 614mila e 874 euro di risorse, in occasione della prima variazione di bilancio prevista per marzo, arriva al termine di una mattinata movimentata. La protesta dei rappresentanti sindacali di Cgil Cisl e Uil, assieme alle rispettive categorie dei pensionati Spi, Fnp e Uilp, è iniziata con un presidio sotto al palazzo del Comune con cartelli e bandiere «per contestare la diminuzione dei fondi destinati al contrasto alla povertà e all'esclusione sociale» e si è conclusa con la momentanea sospensione dello stato di agitazione. In piazza, assieme ai sindacati, è scesa anche una delegazione di ragazzi disabili (foto) della Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). «La riduzione di risorse per le categorie svantaggiate», hanno denunciato i sindacati, «è stata operata nonostante l'aumento dei contributi statali e regionali destinati al Comune di Pescara». Nel bilancio di previsione si registra un aumento delle entrate pari a 556 mila euro (4 milioni e 484mila euro nel 2017 a fronte di 3 milioni e 928 mila euro nel 2016) con una decurtazione, rispetto ai precedenti bilanci, di 616 mila e 874 euro per le attività e gli interventi destinati alla popolazione più fragile. «Oggi», spiega Cesarina Bavecchi, segretaria provinciale Spi Cgil, «tagliare questo settore è inaccettabile perché tantissime categorie svantaggiate, come gli anziani, i giovani e i diversamente abili, stanno affrontando enormi difficoltà economiche e sociali. La povertà è esplosa. Ci sono persone costrette a rinunciare alle cure perché non possono permettersi di pagare ticket così onerosi. I giovani non riescono a entrare nel mercato del lavoro, mancano strutture di sostegno e non è stato previsto nemmeno un euro per l'inclusione sociale. Inoltre, per la prima volta, a Pescara si è abbassata l'aspettativa di vita». Già nelle scorse settimane, i sindacati avevano chiesto ad Alessandrini e all'assessore alle Politiche sociali Antonella Allegrino di incrementare le risorse in bilancio destinate alle categorie svantaggiate. «Chiediamo», aggiungono i sindacati, «di razionalizzare le spese. Nello stesso bilancio troviamo infatti un aumento dei contributi in altri settori dell'ente e un aumento della spesa per nuove assunzioni, di cui 300mila euro per quattro nuovi dirigenti. Questa amministrazione è un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri per dare ai ricchi».

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