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Pescara, 24/07/2024
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Data: 22/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Fiom: oltre al danno anche la beffa. Il sindacato: «Lavoratori dell’Air One Technic senza sussidi, situazione drammatica»

PESCARA «Oltre al danno la beffa». Parola della Fiom di Chieti. «Gli ex lavoratori dell’Air One Technic quella che era un’eccellenza abruzzese nelle manutenzioni ai mezzi di trasporto aereo dell’omonima azienda e per i vettori che stazionavano presso l’aeroporto D’Abruzzo - fa sapere con una nota la sigla che fa capo alla Cgil - a seguito della perdita del posto di lavoro si trovano anche nella difficoltà oggettiva che scaturisce dal blocco della mobilità che come da accordi presi in sede ministeriale in realtà ha ancora ragione di esistere per ulteriori due anni». La situazione, insomma, è «drammatica», avverte la Fiom. «Queste persone sono senza nessun sussidio economico dal mese di ottobre 2016, ci sono interi nuclei familiari ridotti sul lastrico senza nessuna motivazione a loro imputabile - si legge in una nota -. In queste settimane la Fiom di Chieti ha contattato tutti gli attori presenti nel 2014 al tavolo delle trattative ma nei fatti oltre ad ottenere qualche educata risposta (quando arrivata) che diceva che si stava provvedendo alla risoluzione, null'altro di concreto». E dal momento che, ad oggi, «non si capisce quale sia il problema», di conseguenza non si può dire quale potrebbe essere «la soluzione» né «in quali tempi essa arriverà». Nel frattempo, le difficoltà per i Lavoratori e le loro famiglie aumentano. «E purtroppo fino a prova contraria registriamo che forse ad Alitalia che all’epoca inglobò in Cai quella che era l’Air One Technic molto probabilmente non importa delle difficoltà che queste persone stanno incontrando», prosegue la Fiom di Chieti. Che ieri ha inviato una lettera di diffida all’Alitalia Spa opportunamente girata per conoscenza al ministero dei Trasporti, al ministero del Lavoro, all’Inps e alla Regione Abruzzo. «Questa situazione non può perdurare, urge trovare una soluzione ad un problema sicuramente burocratico, non scaturito dai Lavoratori nei fatti stanno già pagando la perdita del lavoro, non è giusto che a questo punto paghino anche in maniera così devastante le storture e le lungaggini del nostra sistema - conclude la nota del sindacato dei metalmeccanici -. Da tutti questi destinatari elencati attendiamo fiduciosi un riscontro positivo».

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