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Pescara, 24/07/2024
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Data: 22/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Calamità, la protesta raddoppia manifestazione anche al casello. Intanto si sta organizzando un corteo con presidio all'uscita dell'autostrada

Tutti a Roma. Ma anche al casello dell'autostrada per un'occupazione pacifica. La protesta si divide in due. Questo l'appello del mondo politico, sociale ed economico, della provincia per far sentire le ragioni di un territorio devastato dalle calamità e da «una tempesta perfetta», come spiega il sindaco Brucchi, le cui ripercussioni sono state sottostimate dal governo centrale. Appuntamento sotto le finestre di Montecitorio il prossimo 2 Marzo. Nel frattempo è sorta un'altra manifestazione parallela, questa volta organizzata per domenica prossima dai comuni fuori cratere della Valle Siciliana (Colledara, Isola, Castel Castagna), cui si sono uniti Basciano, Fano, Pietracamela e Penna Sant'Andrea, che allestiranno un corteo che unirà Colledara e San Gabriele, passando per il casello dell'A24 (oggi se ne saprà di più dopo l'incontro in questura). «Se la manifestazione del 2 marzo è nata dalla politica e si è riverberata sulla gente, con la nostra invece c'è stato il processo inverso assicura il sindaco di Colledara, Manuele Tiberi l'iniziativa è nata dal popolo per poi confluire nella politica, difatti non se ne poteva più di questa situazione: solo nel mio comune ho due borghi pressoché isolati ed una provinciale chiusa dal 2015».
Per domani invece, come stabilito già nell'assemblea dei sindaci del 13 febbraio, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino ha chiamato a raccolta i sindaci in Via Milli, alle 10.30, in vista della manifestazione del 2 marzo che si terrà sotto le finestre di Montecitorio per definire modalità e contenuti della protesta. L'obiettivo è quello di richiamare l'attenzione del governo, del parlamento e dell'opinione pubblica. Finora sono migliaia le adesioni di semplici cittadini che si riverseranno nei bus alla volta della capitale. Al centro delle richieste la revisione del cosiddetto Decreto Sisma che attualmente, nel suo processo di conversione in disegno di legge, è all'esame della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. «Questa è una battaglia di tutti altrimenti si perde chiama alle armi Di Sabatino -; interessa tutti i Comuni del Teramano perché le emergenze delle aree interne e della montagna si riversano con effetti negativi anche sulla costa: basta pensare al turismo ma anche alle numerose implicazioni socio urbanistiche di questo esodo dei paesi dell'entroterra».
OPINIONE Per il presidente si dovrà coinvolgere tutti i livelli istituzionali e l'opinione pubblica più ampia. Il tema centrale è sempre quello: «La fragilità della nostra terra e la fragilità e le contraddizioni del modello di sviluppo. Per affrontarlo ci vogliono strumenti, finanziari e legislativi, disegnati su misura proprio per evitare di sprecare risorse, come già accaduto in passato, riparando i danni ma non le cause. Una battaglia di rigore che dobbiamo far comprendere partendo dal rigore delle nostre motivazioni».
In consiglio regionale il camplese Sandro Mariani ha proposto una risoluzione urgente, poi approvata, che impegna il Presidente della Giunta Regionale a chiedere l'adeguamento del cratere sismico alla situazione di fatto, che si sta determinando alla luce dei danni emergenti che riguardano le aree interne montane delle province di Teramo, L'Aquila e Pescara.

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