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Data: 23/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Cento milioni di danni indiretti». D’Alfonso vede Gentiloni. In agenda i fondi per le popolazioni colpite da sisma e maltempo

PESCARA Questa mattina il presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso, accompagnato dal sottosegretario Mario Mazzocca e dal Capo di gabinetto Fabrizio Bernardini, incontrerà a palazzo Chigi il premier Paolo Gentiloni. Al centro del colloquio la copertura normativa e finanziaria per il cratere sismico e per le aree colpite dal maltempo di gennaio. «Illustrerò al primo ministro il quadro dei danni causati dai terremoti sovrapposti, dal maltempo e dal rilevante numero delle frane. Gli stessi temi saranno oggetto di lavoro in un incontro previsto nel pomeriggio con il Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani». Agenda fitta per una serie di richieste che non esauriranno l’emergenza. «Tre le richieste principali», spiega D’Alfonso, «un allargamento del cratere sismico che tenga conto anche dei danni causati dal maltempo; un piano ad hoc per la viabilità minore, un piano per il rilancio dell’agricoltura. Inoltre misure coerenti per aiutare la ripartenza economica, sia osservando i danni del terremoto che quelli del maltempo. Poi chiederò un potenziamento delle risorse umane nei piccoli comuni, e un’attenzione rilevante alla questione della resistenza sismica, facendo in modo che l’Abruzzo diventi una esperienza pilota». Le richieste saranno accompagnate da un elenco dei danni rilevati. Elenco destinato inevitabilmente ad allungarsi con il completamento delle segnalazioni dei comuni. «Arriveranno altri numeri», ammette D’Alfonso, «solo per la frana di Ponzano occorreranno 20 milioni». Di numeri D’Alfonso ha parlato ieri mattina alla Camera nel corso dell’audizione in commissione Ambiente, presieduta da Ermete Realacci, dov’è all’esame il decreto terremoto: «La Commissione nel suo insieme», ha spiegato Realacci, «si impegna per rendere il provvedimento il più efficace possibile nel sostegno delle comunità colpite dal sisma». Il governatore dell’Abruzzo ha spiegato ai commissari che sono stati spesi per i primi interventi urgenti già 14 milioni, mentre c’è una richiesta di ulteriori 783 interventi urgenti per un costo di 144 milioni di euro. «Devono essere ancora coperti da finanziamenti il monitoraggio per il movimento frane pari a 1 milione di euro, mentre in questo momento la stima dei danni al patrimonio privato è pari a 93 milioni di euro». D’Alfonso ha aggiunto che sono 4.694 le persone assistite direttamente. Il governatore ha quindi sollevato il problema della ripresa economica privata, chiedendo che venga aggiunto all'interno del decreto «una risorsa normativa che faciliti la ripresa e il rilancio delle attività economiche. «Avevamo anche dialogato tra presidenti di Regioni», ha aggiunto, «per trovare uno spazio di insediamento per una zona economica speciale». Quanto ai danni del maltempo, a 29 giorni dagli eventi, D’Alfonso ha ammesso che non è ancora possibile una stima completa, mentre si può stimare attorno ai cento milioni di euro l’ammontare dei danni indiretti. D’Alfonso ha anche introdotto il grande problema della sicurezza sismica delle scuole e del panico sviluppato dopo la comunicazione della Grandi rischi sulla resistenza sismica dell’edilizia scolastica.

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