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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/02/2017
Testata giornalistica: L'Huffington Post
Milleproroghe, passa la norma anti-Flixbus. I grillini (che si erano schierati con i tassisti contro Uber) insorgono, il Governo si impegna a cambiarla

"Passa un'altra norma che danneggia i cittadini e gli utenti. Appena nasce un'iniziativa commerciale che va incontro alle esigenze dei cittadini, il governo fa di tutto per boicottarle. Dunque su Flixbus passa la legge che lo affossa. Poi, di fronte all'evidenza della sua assurdità, il governo si impegna a modificarla. Quando? Non è dato sapere. Mentre per i tassisti si è precisato che in un mese si correrà ai ripari, per gli autobus low-cost non è dato sapere", lo dichiarano i deputati M5S in Commissione Trasporti. I grillini hanno contestato la cosiddetta norma Flixbus, approvata nel passaggio del decreto milleproroghe in Senato, che prevede che le autorizzazioni sulle tratte interregionali per il servizio di trasporto di autobus possano essere concesse solo a raggruppamenti di imprese guidate da operatori economici la cui principale attività è il trasporto di passeggeri su strada.

Contro questa norma ha subito protestato la società tedesca di autobus extra-urbani che, sulla base di una piattaforma digitale, effettua servizi di trasporto low-cost in tutta europa e che, con la stretta, si trova ad essere fuorilegge. La norma è stata confermata nel testo del decreto milleproroghe su cui il governo ha incassato la fiducia ma l'esecutivo ha tuttavia accolto un ordine del giorno che lo impegna a sopprimere la novità, con il primo provvedimento utile.

I Cinque Stelle, che hanno difeso le ragioni dei tassisti contro Uber durante i sei giorni di sciopero delle auto bianche, questa volta si schierano a difesa dell'azienda che consente i viaggi extraurbani low-cost su gomma. Si tratta tuttavia di due settori regolamentati in maniera differente (quello dei taxi è un servizio pubblico).

"La ratio è quella di azzoppare un concorrente solo perché dà fastidio a qualcuno ", sottolinea la deputata M5S Mirella Liuzzi che è intervenuta in Aula. "Non mi stupirebbe che questa attività di lobby provenga dall'Associazione nazionale autotrasporto e dal suo presidente che tra l'altro è anche l'ad di un'azienda di trasporto interregionale - denuncia il deputato pugliese M5S Diego De Lorenzis - Insomma siamo vittime di "prenditori" che odiano la concorrenza e non sanno cogliere le sfide e gli stimoli per migliorare servizio: Flixbus offre tariffe variabili e wifi, loro?".

Il Movimento 5 Stelle aveva proposto una norma per cancellare la legge anti low-cost. "Una serie di senatori appartenenti al partito di Fitto hanno presentato una modifica alla legge per in cui in pratica viene detto che nel 2017 non ci può essere una piattaforma online che gestisce autotrasporto extraurbano!", scrive Liuzzi su Facebook. "E sapete perché è successo tutto questo? Perché si voleva abbattere un pericoloso concorrente! Infatti chi ha spinto per l'emendamento sono il presidente nazionale dell'Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto viaggiatori) Giuseppe Vinella, che ricopre anche la carica di amministratore delegato di Sita Sud srl e consigliere delegato della Marozzi srl, due società del gruppo Finsita Holding Spa che viaggiano sulle stesse strade di Flixbus".

La stessa Liuzzi ha risposto alle accuse al M5S di incoerenza per aver difeso i taxi contro Uber. "Nessuna confusione, sono due settori completamente differenti", ha spiegato Liuzzi aggiungendo che "i taxi fanno servizio pubblico non di linea" e non c'entrano nulla "con aziende private che fanno servizio extraurbano".

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